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Roma a sprazzi: Garcia e i mali di inizio stagione

Il tecnico giallorosso analizza la gara della sua squadra nella prima uscita stagionale al Bentegodi di Verona. Un pareggio non basta, ma alla luce della prestazione dei giallorossi, il punto è più guadagnato che perso.

Roma a sprazzi: Garcia e i mali di inizio stagione
Roma a sprazzi, Garcia deluso
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Di Andrea Bugno

Una Roma sbiadita quella che è uscita dallo stadio Bentegodi di Verona contro un Hellas che ha dominato la gara per gran parte del match. La squadra di Garcia, reduce dalla sestina rifilata al Siviglia non più tardi di una settimana fa si scopre lenta e macchinosa nel primo tempo, poco abile nel velocizzare la manovra e nello sfruttare quei pochissimi varchi che la difesa scaligera offre ai capitolini. La gara si fa dura, perché l'Hellas riparte in velocità cogliendo spesso impreparata la retroguardia dell'allenatore francese.

I nodi vengono al pettine già dai primi minuti. Il vantaggio dei padroni di casa arriva tardi dopo una serie di campanelli squillati già nella prima frazione, quando De Rossi da una parte e la scarsa vena degli avanti di casa, non permette ai Mandorlini's di passare avanti. Il vantaggio della Roma è anche questo, quello di non capitolare dopo un primo tempo giocato sotto ritmo, che non da la possibilità a Gervinho, scelto dal primo minuto, e Salah di accendersi, mentre Dzeko è spesso poco servito ed isolato davanti.

"Il problema del primo tempo è che abbiamo fatto un possesso lento, anche dovuto al campo, ma abbiamo dimostrato nella ripresa di potercela giocare. Abbiamo fatto di tutto per vincere, le due grandi occasioni le abbiamo avute solo alla fine, è comunque la prima partita in trasferta, il pareggio non è una catastrofe, quando non si sa vincere è meglio non perdere, stiamo sulla strada giusta".

Certo, per come è arrivato il pareggio finale è grasso che cola per Garcia, che però si aspettava tutt'altra prestazione dalla sua squadra. Il transalpino non lo dice, per evitare un crepitio di mortaretti che sfoci in una polemica fin troppo precoce per essere soltanto alla prima giornata di campionato. Tuttavia l'ambiente Roma si aspettava ben altro tipo di prestazione dai propri uomini, soprattutto offensivamente. Se le crepe difensive tormentano l'animo del mister, le poche occasioni da rete create sono un motivo di preoccupazione del tutto nuovo per l'ex Lilla, che a fronte di una squadra ermetica e chiusa oltremodo dietro la linea della palla non è riuscita a creare granché nella metà campo offensiva.

"Avevamo gli uomini contati, ho dovuto mettere in panchina anche Gyomber, aspettiamo un terzino sinistro, per il momento abbiamo questi uomini disponibili ma sono contento per la difesa. Florenzi sta imparando il ruolo, ha fatto un bel gol, ha lavorato bene sul piano difensivo, dobbiamo arrivare al 100% della forma. Castan ogni giorno migliora ma non è ancora al meglio. Abbiamo allargato poco nel primo tempo, poche soluzioni a sinistra, Torosidis era fuori ruolo, Iago Falque ci ha dato più cross per Dzeko, abbiamo avuto qualche occasione, avere tanti attaccanti di qualità in panchina serve per trovare altre soluzioni per colpire, dopo serve concretizzarle".

E' servito il gol di Jankovic a svegliare il can che sopiva. Florenzi ci ha messo una pezza, prima che Manolas di testa e Pjanic, sul finire di frazione, facessero rischiare il colpo grosso ai giallorossi, che sarebbe stato sinceramente immeritato. Il Verona dal suo canto, ha resistito come un pugile alle corde negli ultimi inning, in attesa del fischio finale che ne sancisse il successo, seppur parziale. Dalla Roma di Garcia ci si attende altro, soprattutto da una squadra costruita ed attrezzata per contrastare il dominio bianconero sulla Serie A. Il tempo, però, è galantuomo ed è dalla parte dei capitolini.