Lucas Digne è a tutti gli effetti un nuovo calciatore della Roma. Rudi Garcia può finalmente tornare a dormire sonni tranquilli alla vigilia della sfida contro la Juve: il reparto arretrato è finalmente sistemato con gli arrivi dell'ex Psg e di Gyomber, anche se l'allenatore transalpino si aspetta ancora qualche altro rinforzo. Per quanto riguarda l'ex laterale di Lille e Paris Saint Germain, quest'oggi sono arrivate, dopo la prima sgambata con i compagni di ieri sera, anche le prime parole di presentazione ai microfoni di Roma Tv.

Le prime impressioni dell'ex Psg sono ovviamente positive, soprattutto per quanto riguarda l'accoglienza che gli hanno riservato i tifosi giallorossi. Successivamente, l'esterno ha parlato dei motivi della scelta della Roma: "Molto bene. Sono stato accolto calorosamente all’aeroporto dai tifosi e sono contento. Ho scelto la Roma innanzitutto perché è un club blasonato con una storia molto importante e in più perché gioca la Champions League. Poi il fatto che abbia dei tifosi così passionali è molto importante per me. So che in questa città e in questo club ci sono tutti gli ingredienti per vincere".

Digne si sofferma, inoltre, anche sul ruolo che ha avuto Rudi Garcia nella sua esplosione da calciatore nel Lille e soprattutto sull'influenza del francese nel suo trasferimento: "L’allenatore ha avuto un ruolo fondamentale perché ho lavorato insieme a lui per tre anni a Lille. In quel periodo sono migliorato molto e mi sono trovato molto bene ad allenarmi con lui. In realtà non ci ho mai pensato. La mia esplosione? Ho sempre giocato per passione e non mi sono mai chiesto se sarebbe diventato il mio lavoro. Mi sono sempre impegnato dando il massimo e fino ad ora ci sono riuscito e sono molto contento di questo ma, ripeto, è prima di tutto una passione e preferisco viverla giorno per giorno. La prima volta con Rudi? Penso di aver avuto sedici anni e mezzo la prima volta che ci siamo incontrati. Era un allenamento con la Prima Squadra quando ero nelle giovanili del Lille, credo che fosse una partita amichevole tra loro e noi. Mi pare ci fosse anche Gervinho!".

Un enfant prodige Lucas Digne, che ha esordito prestissimo sia nella Ligue 1 che nella Nazionale transalpina. L'obiettivo dell'esterno laterale difensivo è ovviamente anche l'Europeo: "Sì, credo che la prima volta da titolare con la Nazionale maggiore della Francia nella partita contro l’Ecuador sia stato un momento importante. Rappresentare il proprio paese e per di più in occasione di un evento così importante come la Coppa del Mondo è qualcosa di fantastico. L'Europeo? Come ho già detto, per me era importante trovare minuti importanti e giocare il più possibile prima dell’Europeo in una grande squadra disputando la Champions League. Qui alla Roma lavorando bene avrò l'opportunità di farlo e sono quindi molto felice di essere qui".

Anche se in patria, ed anche ai seguaci più assidui della Ligue 1 e della Nazionale dei galletti, non sarà passato inosservato l'ex Lilla per le sue ottime prestazioni, la presentazione del Digne calciatore viene affidata allo stesso giocatore: "Sono un giocatore a cui piace molto attaccare. Sono un laterale di spinta e sono rapido. Ma forse non sono la persona adatta per parlare di queste cose, il giudizio tocca agli altri. Dove migliorare? Penso di aver qualcosa da migliorare dal punto di vista tattico e a livello offensivo. A volte devo poi imparare a fare le scelte giuste al momento giusto".

Anche se il primo impatto con la Serie A deve ancora arrivare, Digne cerca di analizzare le differenze tra i due campionati: "Certamente quello italiano è un campionato diverso, ho visto le partite di questo weekend e ho notato come le squadre sono molto attente alla fase difensiva quando l’avversario ha la palla. So quindi che la Serie A è un torneo dove tatticamente si difende molto meglio rispetto alla Ligue 1 e questo è un aspetto fondamentale per un difensore come me".

Infine, le impressioni sulla sua nuova squadra e su alcuni dei nuovi acquisti: "Conosco parecchie cose dunque posso rispondere alla domanda. So che la società è nata nel 1927 e gioca allo Stadio Olimpico, che questa per Totti sarà la ventitreesima (la ventiquattresima, ndr) stagione con la Roma e che questa estate sono arrivati molti giocatori nuovi e forti come Džeko, Salah e Rüdiger. I nuovi acquisti? Sono dei grandi giocatori che hanno giocato nei campionati più importanti d'Europa. Džeko ha giocato nel Manchester City fino alla scorsa stagione, ha segnato moltissimo in carriera ed è un grande realizzatore: darà una grossa mano alla squadra. Salah è stato al Chelsea e poi alla Fiorentina per alcuni mesi della passata stagione. Si conoscono bene le sue qualità: è un attaccante che spinge molto e che dà un grande contributo in fase offensiva. Sono entrambi dei giocatori eccellenti che sono sicuro aiuteranno molto la squadra".

"L'obiettivo per la stagione? Come ho detto prima, l’obiettivo di una squadra deve essere quello di puntare il più alto possibile ed è quello che cercheremo di fare quest'anno. Come ho detto prima, cercheremo di vincere più partite possibili e di dare sempre il massimo".

A margine della presentazione, lo stesso Digne ha salutato tramite il suo sito ufficiale il Paris Saint Germain ricalcando la moda attuale della lettera d'addio. Eccola.

"Ci tengo a ringraziare il Psg per le due bellissime stagioni che ho vissuto. Ho avuto l'occasione di giocare accanto a grandissimi giocatori di livello internazionale che mi hanno permesso di migliorare giorno dopo giorno. Grazie anche a tutto lo staff tecnico, medico e del personale che ha lavorato attorno al club. Voglio infine ringraziare tutti i miti compagni di squadra che mi hanno fatto crescere sia come calciatore che come uomo. Ho conquistato 8 titoli, 4 dei quali nell'ultima stagione trionfale che resterà per sempre nella mia memoria. Buona stagione a tutti voi, che spero sia piena di altrettanti successi.

Dopo gli stupendi anni in Francia, è il momento di affrontare una nuova sfida. Sono molto eccitato all'idea di giocare con la Roma, di scoprire un nuovo paese, un nuovo campionato ed una nuova cultura. giocare nel campionato italiano, molto tattico e strategico mi permetterà di affrontare delle nuove sfide, di migliorare e di superare altre fasi molto importanti nella mia crescita professionale.

Grazie a tutte le persone che mi sostengono giorno dopo giorno, in particolare la mia ragazza e la mia famiglia".