Da un bosniaco ad un altro: da Miralem Pjanic a Edin Dzeko. I tifosi della Roma già sognano il duo scambiarsi la sfera sul prato verde dell'Olimpico e farli impazzire di gioia, magari a partire già da domenica pomeriggio, quando arriverà l'acerrima rivale dei giallorossi: la Juventus. Roma-Juventus, una sfida che vale ad oggi poco, essendo soltanto alla seconda giornata, ma che rappresenterà il leit-motiv del campionato. A due giorni dalla sfida, i due bosniaci hanno parlato delle rispettive motivazioni in vista del match.

Si parte da Miralem Pjanic, ha rilasciato un'intervista al canale ufficiale della squadra capitolina, Roma Tv, iniziando la sua analisi da quello che è stata la Juventus per lui in questi anni e quello che presumibilmente sarà in questa stagione: "La Juventus è ancora una grande squadra. Hanno perso Pirlo, Tevez e Vidal che probabilmente erano i loro giocatori più importanti, la loro esperienza e la fame li ha aiutati a rimanere a un alto livello. Ma i bianconeri hanno fatto un ottimo lavoro nel mercato e restano una squadra forte che lotterà per il titolo, hanno vinto quattro volte di fila. Noi dobbiamo continuare a provare ad avvicinarci il più possibile e speriamo di superarli quest'anno".

Sull'arrivo del suo amico e compagno di Nazionale Dzeko: "Non è qui da molto ma sarà un giocatore importante per noi e un'altra arma per la nostra squadra. Dà un'altra dimensione al nostro gioco, penso abbia fatto bene col Verona. L'abbiamo cercato perché non c'era molto spazio ma non gli serve molto per mettere il pallone in rete. Voleva vincere disperatamente il match ma ci siamo dovuti accontentare del pari. E' molto felice, anche prima di firmare ci parlavamo ogni giorno. Ha memorizzato tutti i match del calendario appena annunciato! Era determinato a venire qui, voleva la Roma".

Dal centrocampo all'attacco. Un impatto difficile con la Serie A quello dell'ex centravanti del Manchester City. A Verona le prime avvisaglia di quello che potrà essere il massimo campionato italiano per lui che è passato dalla Bundes e dalla Premier prima di approdare in Italia. Quasi mai nella sua carriera Edin aveva trovato davanti una squadra coriacea ed organizzata come la squadra scaligera di Mandorlini, cha ha attanagliato la Roma spuntandola in ogni suo elemento.

Si volta pagina però. Dal Verona alla Juve il salto è enorme. I bianconeri sono i re indiscussi del campionato, uno dei motivi per cui l'ex Wolfsburg è stato chiamato a Roma. Queste le sensazioni di Dzeko alla vigilia della gara ai microfoni di Sky Sport: "La Juventus? Ho giocato contro quasi tutte le grandi d'Europa e del mondo, mai contro la Juventus. E' una grande squadra, hanno vinto gli ultimi quattro scudetti. Finalmente potrò affrontarli, speriamo di far bene. Li rispetto molto, dobbiamo fare il massimo per fare un buon risultato. Hanno perso la prima partita e vorranno fare meglio, ma abbiamo pareggiato la prima e giocheremo in casa, vogliamo i tre punti".

Si passa al campo, alla coesistenza con Totti e al primo contatto con i compagni di squadra: "Certo che si può fare, è una leggenda, tutti possono giocare con lui. Dipende da Garcia, ma possiamo giocare insieme. Digne? Migliora decisamente la squadra, speriamo che conosca tutti il prima possibile. Le grandi partite stanno arrivando, lui ci darà una mano. Io accostato alla Juventus? C'è stata qualche voce ma non si è concretizzato nulla. È il passato, sono un giocatore della Roma e sono felice di esserlo. Mandzukic? Non gli ho parlato, sono concentrato sulla Roma. Non ho giocato solo con lui, ma anche con Barzagli, li vedrò domenica".