Anche alla fine di questa estate la Roma di Garcia e di Sabatini si conferma come una delle regine del mercato della serie A. Alla luce della rosa attuale, e viste le concomitanti difficoltà della Juventus campione d'Italia, in casa giallorossa sognare in grande diventa a questo punto sempre più possibile. Tra i vari giocatori a disposizione di Garcia, su tutti spicca senza dubbio l'acquisto di Edin Dzeko dal Manchester City, e già contro la Juventus si è vista l'importanza tattica ed in fatto di realizzazioni di questo stampellone dal goal facile. Ma la Roma di Garcia 3.0 non è solo Dzeko. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio la rosa giallorossa per come è uscita dal mercato estivo.

Portieri

Con la partenza per altri lidi dell'acerbo Skorupski (in prestito all'Empoli), De Sanctis da bravo soldato mette la sua esperienza e la sua umiltà al servizio della squadra e spalanca la porta a Szczesny: l'ex portiere dell'Arsenal ha già dimostrato in queste primissime uscite stagionali di essere un numero 1 di assoluto livello mondiale. Andatevi a rivedere la super parata del polacco al minuto 92 della sfida contro la Juve e capirete perchè con lui la Roma potrò davvero dormire sonni tranquilli.

Difensori

Forse tra tutti quanti questo è il settore in cui si poteva fare qualcosa di più e di meglio: fatto partire con troppa fretta un giocatore affidabile e solido come Yanga-Mbiwa, la Roma dovrà ora sperare che Leo Castan torni presto ai suoi livelli di 2 anni fa, dopo la lunga inattività. L'acquisto di un giovane di belle speranze come il 23enne slovacco Gyomber non può infatti bastare da solo a sopperire l'assenza del francese, vista e considerata anche la cessione nello stesso ruolo di Astori e Spolli. Certamente invece dalle parti di Trigoria non ci si straccerà affatto le vesti per la ricchissima cessione di Romagnoli al Milan: 28 milioni di plusvalenza per la quarta scelta di Garcia direi che possono andare discretamente bene.

Se dunque, come detto, al centro si poteva operare meglio, lo stesso non si può dire invece per le fasce laterali, dove la Roma si è mossa benissimo: via il mai entusiasmante Cole, ecco arrivare a sinistra il francese Digne, uno su cui Garcia garantisce di persona, avendolo fatto debuttare in prima squadra ai tempi del Lille. Per coprire la fascia destra invece, al netto di un rilancio fisico di Maicon e di un Florenzi sempre più calato nella parte, ecco arrivare dallo Stoccarda anche il roccioso tedesco Rudiger: un metro e 90 per 85 chili al servizio della causa giallorossa, conditi da tanta esperienza nelle giovanili della nazionale tedesca.Chiude il ricco quadro l'arrivo del brasiliano Emerson Palmieri: uno che ha come modello di riferimento Cafu, a Roma potrebbe davvero fare bene.

Centrocampisti

Nel settore centrale del campo la Roma si è potuta dedicare ai piccoli ritocchi ed al maquillage, potendo già contare sul blocco granitico composto da De Rossi, Nainggolan, Pjanic e Keita. Dovendo poi fare a meno ancora per un bel pò di tempo della classe di Strootman (tanto forte, quanto sfortunato...), ecco arrivare in chiusura di mercato alla corte di Garcia un altro transalpino: è Vainqueur, che il tecnico giallorosso conosce perfettamente, avendolo avuto già al Nantes. E poi ecco anche lo spagnolo Machin, acquistato la scorsa stagione ed aggregato solo ora alla prima squadra. Sul fronte-cessioni invece da registrare le partenze di Paredes (che va a farsi le ossa in provincia, per la precisione ad Empoli) e di Bertolacci, per la cui plusvalenza bisogna ancora una volta ringraziare il Milan (30 milioni sono 30 milioni...).

Attaccanti

Il reparto avanzato della Roma che punta al suo 4° scudetto è tutto nuovo di zecca: il fiore all'occhiello è naturalmente rappresentato da Dzeko, che ha lasciato il City dopo una lunga trattativa e che è già diventato in poche settimane il nuovo idolo dei tifosi giallorossi. Ma occhio perchè, oltre al bosniaco, sono arrivati anche uno spagnolo (Iago Falque) ed un egiziano (Salah) che promettono entrambi di fare faville nella capitale. Aggiungiamo poi al quadro anche il fatto che Garcia, oltre all'eterno Totti, potrà annoverare tra le sue bocche da fuoco anche il suo pupillo Gervinho: la gazzella giallorossa doveva essere il primo ad essere ceduto ed invece alla fine è rimasto e siamo certi che darà il suo prezioso contributo alla causa giallorossa. Ma non è finita, perchè a completare il reparto ci sono poi anche Ibarbo ed Iturbe. Non ci sarà invece Ljajic, che all'ultimo giorno del mercato ha fatto le valigie per andare alla corte di Mancini, all'Inter. Per uno che va, uno che viene: il giovanissimo Ponce cercherà di imparare i segreti dell'attacco da Dzeko. Esperienza al Frosinone infine per Verde.

Concludendo, la squadra che Sabatini e Pallotta hanno consegnato a Rudi Garcia per la sua terza stagione nella capitale è una fuoriserie a tutti gli effetti. A questo punto sognare non è più possibile: è doveroso...