Dopo lo scempio col Sassuolo e la sfortunata trasferta di Genova, la squadra giallorossa si trova a meno sette dalla vetta, in evidente difficoltà: nell'anticipo della sesta giornata, arriva a Roma il Carpi e nonostante il momento di difficoltà, tattica e psicologica, l'unico risultato concesso è la vittoria; questo per scacciare i demoni e ripartire e, perchè no, rosicchiare qualche punto alle rivali di classifica.

I PRECEDENTI- Le cronache non riportano alcun precedente tra i giallorossi e gli emiliani, nè nella massima serie nè in alcun altra competizione ufficiale.

QUI ROMA- Garcia deve rinunciare a Szczesny, Castan e Rudiger, tutti infortunati o non al meglio; motivo per cui scalpitano De Sanctis e De Rossi pronto a tornare in centro alla difesa capitolina. La formazione dovrebbe essere quella tipo, con due dubbi: su Florenzi, limitato da una botta si decide nella mattinata odierna, Nainggolan, apparso appannato, potrebbe godere di un turno di riposo e lasciare spazio all'esordio di Vainqueur o ad Ucan.

QUI CARPI- Castori deve rinunciare sempre a Marrone che è infortunato e potrebbe varare anche un cambio di modulo, scegliendo un 4-3-3 già visto in B lo scorso anno: cosi davanti a Brkic dovrebbero agire Silva, Romagnoli, Gagliolo e Wallace ; a centrocampo Iniguez, Lollo e Bianco; in attacco via libera a Di Gaudio e Pasciuti ai lati di Borriello o Mbakogu.

CHIAVE TATTICA- La Roma sarà invitata a fare lapartita dal probabile catenaccio del Carpi che come tutte le avversarie della Roma starà rintanato dietro la linea della palla; starà agli uomini di Garcia riuscire a scardinare l'ennesimo fortino avversario, magari servendo Dzeko in modo più appropriato o tentando maggiormente l'uno contro uno sugli esterni per creare superiorità numerica.