Un bel riposo (per alcuni), e ora tutti immersi nelle tante sfide decisive. Ecco l'immagine della Roma, squadra ad alto tasso di convocati nelle nazionali, su tutti ricordiamo Florenzi, Pjanic e Dzeko (quest'ultimi due non hanno inciso così tanto da permettere alla Bosnia di qualificarsi a Euro 2016), ma anche Rudiger e Digne (che venerdì erano nella "bufera" parigina), o ancora Nainggolan (visto in azione contro l'Italia). Insomma, in pochi si sono riposati veramente, ma il clima "nazionali" non è ansioso e pressante come quello della routine di campionato e Champions. Ecco che arrivano, le due competizioni. La Roma, infatti, apre il 13esimo turno contro il Bologna, in trasferta. Una gita fuori porta da non sottovalutare, visti i felsinei delle ultime uscite con Donadoni in panchina, che sembra aver rivitalizzato la squadra, capace di segnare 5 reti in 2 match, rimanendo immacolata in difesa. Anche la classifica del "Bolo" si è fatta più serena, i tifosi sono più tranquilli, e i due giocatori con più pressione, Destro e Giacchierini, sono tornati al gol, calmante eccellente. 

Non che il clima romano sia diverso, anzi. Eccezion fatta per il punto sugli indisponibili. Infatti, se da un lato c'è serenità per la bella rinascita di gioco e di squadra in campionato (e anche in Champions, dove la gara col Barça non sarà certo dominata dall'ansia di vittoria), dall'altro tiene banco la voglia di recuperare giocatori decisivi e soprattutto di riaverli al meglio. Strootman prosegue il suo instancabile lavoro di recupero, lento ma costante. Altrettanto fa Totti, che settimana scorsa era sembrato pronto già per questa sfida, e invece ora sembra in ritardo. Il Capitano sta accelerando, la lesione alla coscia destra è quasi del tutto riassorbita, ma vista la delicatezza del punto, a ridosso del nervo, deve andarci con i piedi di piombo. Per Salah, ovviamente, il tempo di recupero è ancora insondabile con certezza, ma la giovane età e il buon fisico del giocatore aiuteranno.

Sta meglio, invece, De Rossi (non convocato in Nazionale), che ha lavorato a parte anche lui ma dovrebbe riaggregarsi ai compagni mercoledì: la sensazione è che a Bologna sarà almeno in panchina, utilizzabile a gara in corso. 

Di Roma e della Roma hanno parlato in molti, in questi giorni, compreso Sabatini che ha fatto il punto sulle rotte di mercato romane in gennaio. Hanno parlato anche Pjanic e Iago Falque. Il bosniaco (ufficialmente fuori da Euro  16), dopo una riflessione sentita sui fatti di Parigi, ha analizzato la situazione della sua squadra: "Dobbiamo cercare la continuità. In campionato potevamo avere qualche punto in più: non meritavamo di perdere a Genova e Milano. Ci aspetta un ciclo importante prima di Natale: dobbiamo salutare il 2015 il più in alto possibile. In Champions ci manca sempre qualcosa al momento di chiudere le partite. Ci complichiamo la vita. A Leverkusen siamo passati dallo 0-2 al 4-2 e siamo riusciti ad incassare due gol negli ultimi sei minuti, pareggiando 4-4. Abbiamo rischiato anche all'Olimpico, ma il 3-2 è un risultato d'oro"

Anche Iago Falque, rimasto a Trigoria, ha parlato della situazione Roma: "Al derby sapevo che avrei giocato trequartista, Garcia me l’aveva detto qualche giorno prima e ci abbiamo lavorato. Sento molto la sua fiducia e quella del club, che credo sia quello giusto per me. Spero di restarci a lungo, mi trovo benissimo" con l'impressione che questo sia "l’anno giusto per vincere qualcosa, alla fine è quello il nostro obiettivo. Sappiamo quali sono le nostre forze, abbiamo una rosa con giocatori al top. Siamo sulla strada giusta, nell’ultimo mese abbiamo fatto grandi partite e dobbiamo continuare così".

Continuare così, nemmeno a dirlo, implica vincere ancora, partendo per Bologna, passando -perchè no- da Barcellona. La Roma ci crede, vittoria, infatti, chiama vittoria, come in un circolo tutt'altro che vizioso.