Come al solito Sinisa Mihajlovic non manda a dire ciò che gli passa per la testa e soprattutto, si esprime, alla stampa come se fosse nel salotto di casa sua, senza alcun pelo sulla lingua. Alla vigilia del derby di Genova, stracittadina che vale metà stagione (una prima metà è già stata conquistata all'andata), l'allenatore serbo della Sampdoria è intervenuto nella classica conferenza stampa di vigilia al centro sportivo di Bogliasco. Ecco le sue parole, alquanto poetiche ed evocative, per un derby che la Samp deve assolutamente far suo dopo l'ultimo mese di pessimi risultati: "Non dobbiamo avere paura che della paura. Perché la luce della lanterna può illuminare il cammino di una squadra sola. Io ho rispetto per Gasperini, per i tifosi del Genoa e per la storia, ma non ho mai preparato un derby pensando al pareggio, ma solo a vincere. Ho vinto le ultime due stracittadine e i proverbi contengono una verità aspetto fiducioso il terzo. Loro avranno altre 14 partite per rifarsi. Ci servirà un po' di fortuna, ma prima voglia, passione, spirito di sacrificio, rispetto per la maglia, gambe e... palle".

Mihajlovic ha festeggiato inoltre quest'oggi il quarantaseiesimo compleanno offrendo pasticcini e champagne (Palombo e Obiang camerieri): "Non preoccupatevi, ne abbiamo da parte dell'altro per domani. Vi ricordo che la classe non è acqua. So che vorreste anticipazioni su chi giocherà, ma in queste occasioni i nomi non contano. Voglio che tutti sentano di rappresentare i 68 anni di storia della Sampdoria. I giocatori devono pensare a Brighenti, Vialli, Lippi, Vierchowod, Gullit Mancini, io a Galluzzi, il primo allenatore blucerchiato, a Boskov, Eriksson. Ferrero a Sanguineti, Mantovani, Garrone. Ogni tifoso a suo padre e suo nonno, che per la Samp hanno gioito e sofferto. E ognuno deve mettere il massimo in questa sfida". Buon compleanno, Sinisa.