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Mihajlovic non fa conti: "Tre finali, ma questa è la partita dell'anno"

L'allenatore della Sampdoria ha presentato la sfida alla Lazio nella sala stampa di Bogliasco, definendo la sfida contro Pioli "la partita dell'anno". La squadra blucerchiata si gioca l'accesso alla prossima Europa League, e i doriani sanno di non poter più sbagliare.

Mihajlovic non fa conti: "Tre finali, ma questa è la partita dell'anno"
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Di Andrea Bugno

La resa dei conti, o quasi. Sinisa Mihajlovic carica squadra ed ambiente dalla sala stampa del centro sportivo di Bogliasco dove oggi non ci sono stati allenamenti, scaramanticamente, ma solo le parole dell'allenatore serbo, che risuonano nelle stanze del centro sportivo forti e vigorose così come vengono pronunciate dall'allenatore della Sampdoria. I blucerchiati sono alla ricerca di un posto in Europa League e dopo la vittoria di Udine Sinisa vuole il bis. 

"Siamo al conto alla rovescia, ci mancano tre finali. Dato che Inter e Genoa non mollano, non possiamo permetterci di fare conti. Contano molto le motivazioni, non solo i valori, e da questo punto di vista la Lazio è l'avversario peggiore. Dobbiamo dare tutto, dobbiamo dare il massimo se vogliamo vincere, ma sono fiducioso, perchè giochiamo in casa nostra, dove abbiamo perso solo una volta. Loro hanno esterni forti nell'uno contro uno, e centrocampisti con il senso del gol, ma sono fiducioso, questa Samp può giocarsela con chiunque. Questa non è una partita qualunque, è la partita dell'anno, spero che domani lo stadio sia pieno e che i tifosi facciano sentire il peso di Marassi. Voglio una bolgia, voglio che ci sostengano, poi, a fine partita, se non saranno contenti potranno fischiare. Ma durante la partita questi ragazzi meritano di essere sostenuti per tutto quello che hanno fatto."

La Sampdoria scenderà in campo conoscendo già il risultato dell'Inter, diretta rivale nella corsa al sesto posto, che giocherà alle 18 contro la Juventus campione d'Italia: "Giocare dopo l'Inter? Se vincono loro può essere uno svantaggio. Non dobbiamo fare calcoli, dipende soltanto da noi. Non faccio caso a queste cose, indipendentemente dagli altri risultati dobbiamo pensare solo a noi stessi, consapevoli che se giochiamo come sappiamo potremo batterli."

La sfida contro la Lazio rievoca, inevitabilmente, emozioni e ricordi nella mente del Mihajlovic giocatore, anche se le sue esperienze da allenatore alla guida di Catania, Fiorentina e Doria sono sempre state negative con i biancocelesti: "Quando incontro la Lazio per me è sempre un'emozione, ma domani per 95' non avrò nè amici nè ricordi. Da quando sono alla Samp il mio bilancio è negativo, spero di rifarmi domani. Entrambe le squadre hanno valori e motivazioni, deciderà la gara chi arriva al meglio, più libero di testa, chi ha più voglia di vincere, più fame. In casa nostra abbiamo perso solo contro la Juve, finalista di Champions. Sappiamo che loro sono forti, e dovremo fare di più rispetto a Udine. Domani avremo meno occasioni, ma dovremo sfruttarle al meglio".

Si passa alla formazione che giocherà domani. L'allenatore serbo si sofferma ad analizzare la situazione di Duncan ed Acquah, in rete nell'ultima gara di Udine: "Prima di Udine ero convinto che i ragazzi che sarebbero subentrati non avrebbero fatto sentire la mancanza dei titolari. E' anche per quello che siamo qua dove siamo, abbiamo preparato la torta, ora manca solo la ciliegina".

Infine, Mihajlovic serra le fila, caricando la squadra verso gli ultimi sforzi, anche se ha concesso, come già fatto prima della trasferta di Udine, un giorno di pausa alla squadra: "A questo punto della stagione i giocatori sono cotti, non fisicamente ma mentalmente. Sicuramente non gli fa male una pausa. Se quando giocavo avessi avuto un allenatore che mi dava qualche giorno ogni pausa ogni tanto sarei stato contento. Stiamo lavorando molto, ho chiesto tanto ai miei giocatori durante l'anno, e loro mi hanno dato tanto".