Nella conferenza stampa convocata oggi, il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ed il DS Massimo Osti hanno annunciato tre importanti rinnovi. Sempre più trascinatore dei blucerchiati, Eder ha messo la firma su un contratto (e su un aumento di stipendio) con scadenza fissata a Giugno 2020. Stessa durata del nuovo accordo anche per Roberto Soriano, solo pochi mesi fa al centro di turbolente trattative che lo vedevano conteso tra le principali potenze del nostro campionato, in particolare Napoli e Milan. Tuttavia l’italiano di Germania è rimasto alla corte di Walter Zenga, dove ritroverà Lorenzo De Silvestri, ancora ai box da Giugno per una brutta rottura del crociato e del menisco del ginocchio destro rimediata in nazionale. L’ex Fiorentina comunque ha ottenuto un rinnovo che significa fiducia: è blindato fino alla fine della stagione 2018/2019. Andiamo ad analizzare le dichiarazioni dei protagonisti.

Massimo Ferrero, a dir poco esuberante come suo solito, ha esordito così parlando del brasiliano: “Voglio molto bene a Eder e lui se ne approfitta un po’ (ride). Sono felice che sia ancora qui con noi, ma gli auguro di andare prima o poi in un grande club perché le big pagano 100 milioni delle pippe. Eder, invece, è un grande giocatore. Però, se vorrà rimanere alla Samp sarò il presidente più felice del mondo. Noi non siamo più una società di seconda fascia, siamo un club di prima fascia. Sono un povero ricco che non ha bisogno di soldi. Per questo vi posso dire che Icardi svenduto a 10 milioni non succederà più. L’Inter per Eder mi ha offerto 8 milioni, poi 12… ma va’ a quel paese”.

Lo stesso Eder ha ringraziato il suo presidente: “Sono felice di aver trovato questo accordo, spero di rimanere qui ancora tanti anni. Se fosse per i soldi, a giugno sarei andato in Qatar dove mi avevano offerto veramente tanto. Ora non voglio parlare di mercato, voglio solo dare il 100 per cento poi vediamo cosa succede. Se resterò fino al 2020, sarò felice. Non mi pesa non essere mai stato in un grande club e anche alla Samp non ho mai detto di voler andare in una grande. Per me è un orgoglio essere paragonato a Di Natale ma non ho l’ossessione del gol”.

Di nuovo Ferrero, stavolta su Soriano: “Gli dico sempre ‘tira in porta, fai un gol’. Alla fine ho avuto ragione io. Guardiamo il gol di Florenzi, se ci prova 100 milioni di volte non ci riesce. Soriano ha tirato 4 volte e ha fatto 4 gol e ha segnato anche a quel signore del Bologna che non credeva in lui. Prima della gara Rossi ha detto: ‘Hanno Soriano che è forte’. Peccato che con lui non giocava. Io con questa squadra voglio fare dimenticare l’era di Vialli e Mancini”.

Il centrocampista blucerchiato ha commentato ancora una volta le voci che lo hanno circondato quest’estate: “C’è stata una trattativa con il Napoli però la mia preferenza è stata quella di rimanere qui. Sono alla Samp da 6 anni e non sono andato via nemmeno quando le cose andavano male. Io e Eder eravamo in Nazionale, tutto il giorno in camera al telefono. Per la trattativa con il Napoli è un capitolo chiuso. Io qui sto bene e voglio dare il massimo qui”.

Un po’ a sorpresa invece il rinnovo di De Silvestri, che però cementa un rapporto idilliaco tra il terzino e la società. “Voglio ringraziare la società che mi ha dato questo ‘premio’ visto che il rinnovo è arrivato adesso che sono ancora infortunato. Tra due settimane ho l’ultimo controllo, quello che mi darà il via libera per tornare con la squadra, però siamo già a buon punto. Ora devo lavorare molto. Mi sono fatto male in Nazionale alla fine della stagione più importante della carriera. Poi ho avuto questo ostacolo, ora l’obiettivo è di tornare in azzurro e ce la farò”. Queste le parole del difensore azzurro.

A conti fatti tre contratti molto vantaggiosi per la Sampdoria, che da un lato vede aumentare leggermente il monte ingaggi, ma dall’altro alza solidi muri attorno a tre suoi giocatori cardine (uno per reparto). Muri che costringeranno le altre società a ritoccare verso l’alto il valore delle offerte per un eventuale acquisto.
E intanto Ferrero si gode i suoi tre diamanti, sempre e comunque a modo suo.
 

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.