Tra ingenuità e delusione. Vincenzo Montella è scuro in volto, chiaramente affranto per l'occasione sprecata ad un passo dal successo. Due errori individuali che costano molto, forse troppo, alla squadra blucerchiata, incapace di condurre in porto un match che per due volte aveva visto la Sampdoria portarsi avanti. Prosegue la striscia negativa della squadra ligure, che quantomeno muove la classifica dopo quattro stop consecutivi. Restano, di positivo, i lampi dei singoli, di Muriel come di Correa, la cui prestazione soddisfa l'aeroplanino; restano, tuttavia, ancora da colmare le enormi lacune tecniche ed individuali del pacchetto arretrato della squadra di Ferrero. 

Normale, forse, pensando al fatto che il quintetto difensivo era composto da più della metà di elementi ingaggiati nel mese di gennaio e che ancora devono trovare la giusta alchimia tra di loro. Fondamentale aspetto, soprattutto per una squadra come la Samp che deve ancora conoscersi a fondo e che Montella sta provando a plasmare a sua immagine e somiglianza. L'analisi del tecnico partenopeo va proprio in tal senso a fine gara, anche se mascherare lo scoramento per non aver ottenuto il bottino pieno, è difficile. 

"Il pareggio è il risultato più giusto. Nel primo tempo è stata una partita bloccata, siamo stati bravi a mettere in campo tutte le energie che avevamo, nonostante molti giocatori non potessero reggere i 90'. Eravamo riusciti a portarci in vantaggio ma siamo stati ingenui nel finale. Per uscire dalla crisi ci manca la vittoria, oggi servivano i tre punti e questo 2-2 è davvero un peccato. Dobbiamo affrontare la prossima gara allo stesso modo".

Sulla stessa lunghezza d'onda le parole dei protagonisti della gara sponda doriana, Luis Muriel e Roberto Soriano. Si parte dall'attaccante colombiano, che dopo la partenza di Eder si è ripreso la Sampdoria con due gol in due partite, anche se hanno fruttato un solo punto in classifica: "Dobbiamo continuare a lavorare. Sono contento di segnare, ma quando non si vince, la felicità non è mai completa. Sono triste come tutti i miei compagni per aver buttato via all’ultimo questi tre punti. Il mio obiettivo è aiutare la squadra. Penso che la squadra abbia dimostrato di essere sempre in partita con una buona prestazione: rimane quel grande rammarico di quel gol all’ultimo minuto. Dovevamo gestirla meglio, ma la strada è quella giusta e i risultati arriveranno". 

"Sono due punti persi. C’è tanta rabbia, purtroppo la loro rete è arrivata a partita ormai finita. Siamo stati ingenui e senz’altro con un po’ di malizia in più potevamo farcela. Dobbiamo cercare di incanalare questa rabbia in positivo. Ultimamente le prestazioni ci sono state, ma stiamo prendendo troppi gol per errori nostri. È una questione di concentrazione: dobbiamo parlarne in questi giorni e fare in modo che la domenica non succeda più". Questo, invece, il parere di Soriano, che a cinque minuti dal termine aveva illuso Marassi con il gol del 2-1 dalla distanza. 

Adesso, però, è tempo di pensare solo ed esclusivamente ad uscire dalla crisi e a preparare al meglio la sfida alla Roma di Luciano Spalletti. Muriel, dando uno sguardo anche alla classifica, prova ad analizzare i temi del match dell'Olimpico: "Me l’aspetto affamata di punti. Dovremo essere bravi e concentrati. L’anno scorsa abbiamo fatto una grandissima gara. Speriamo che questa volta sia uguale: ci serve la vittoria e cercheremo di andarcela a prendere. La classifica? È molto stretta, con le tre che sono dietro. È una classifica che non ti lascia dormire tranquillo".