Era nell'aria. Per quanto difficile, nulla è impossibile, soprattutto per il vecchio, immenso, cuore granata. I ragazzi di Ventura scendono in campo nella bufera di San Mames, in senso metereologico, ed espugnano il catino che era stato fatale al Napoli ad inizio stagione. Una partita entusiasmante, con la cornice perfetta per esaltare lo spirito dei guerrieri piemontesi. Il Torino passa, due volte, prima di essere riacciuffato. Non molla, insiste, e alla fine festeggia. Le lacrime di gioia, hanno un colore granata.

Le scelte. Valverde mette il suo Athletic a specchio e parte con il 3-5-2, con Muniain alle spalle di Aduriz. Ventura risponde con la coppia Maxi Lopez-Quagliarella davanti, con Molinaro esterno sinistro a centrocampo e Darmian sulla destra.

Il tema tattico che si sviluppa nei primi minuti vede i padroni di casa rallentare, chiaramente, il possesso palla, con i granata che cercano pressing alto e fraseggi veloci per impensierire la retroguardia basca non proprio perfetta. Nonostante ciò, l'inizio è di marca biancorossa: Padelli mette in angolo una punizione di Benat. Ma sembra esser un fuoco di paglia, gli ospiti sono in partita, vivi, sornioni. L'occasione arriva presto e Quagliarella non la fallisce. Il sogno prende forma. Il Toro ci credeva, crto, ma adesso lo vede pian piano concretizzarsi. Il tema tattico si stravolge, con i padroni di casa arrembanti alla ricerca del pari. La gara è equilibrata, con la muraglia ospite che sembra reggere. Tiene però fino al 44' quando Etxeberria trova il filtrante giusto per Iraola che trafigge Padelli. Ventura non molla e la sua grinta si vede negli occhi dei ragazzi che, nonostante il tempo stia per scadere, trovano nuovamente il vantaggio con il solito, caparbio, testardo ed eccelso Darmian che pennella per Maxi Lopez: 2-1 all'intervallo!

Molto propositivo l'Athletic ad inizio secondo tempo, ma era preventivabile. Il Toro non sbanda: testa e cuore sono in campo, la lucidità anche. Quando hanno la possibilità gli uomini di Ventura non rinnegano possesso e fraseggio, ma è il contropiede l'arma in più. La pressione dei baschi si fa asfissiante, nonostante l'acquazzone che si abbatte su Bilbao, il pubblico spinge il possibile. Dopo il palo di Williams un guizzo potrebbe decidere la gara ed arriva al 61': Munian si inventa un grande assist per De Marcos che tutto solo davanti a Padelli piazza all'angolino. Un attimo, seppur minimo, di sbandamento, potrebbe abbattere il Torino. Non stasera, non con questo Toro: passano soltanto quattro giri d'orologio e Darmian fa capire che stasera non ce n'è. El Kaddouri s'inventa l'assist, l'esterno concretizza con una freddezza non comune ad un terzino, con un tiro a volo di destro di rara bellez. Valverde ci prova in tutti i modi, ma la sensazione è quella giusta: la muraglia eretta da Glik, Maksimovic e Moretti assomiglia alla resistenza spartana alle Termopili e da i suoi frutti. L'Athletic sbatte sulla corazza granata. Il Torino vince e riscrive un pezzo di storia!