Giampiero Ventura è un uomo di poche ma significative parole, di emozioni profonde, vissute intensamente. Così come intensamente, quasi per ventanni, i tifosi granata aspettavano questo momento. L'allenatore del Torino si presenta palesemente soddisfatto ai microfoni di Sky Sport nell'immediata vigilia della sfida dell'Olimpico che ha regalato, dopo vent'anni, il successo ai granata sui cugini rivali bianconeri.

"La vittoria nel derby mancava dalla notte dei tempi. In questi quattro anni avevamo costruito tanto, ci mancava solo questa ciliegina. Adesso vediamo cosa riusciremo a raccogliere nelle prossime partite".

Una vittoria tanto desiderata quanto soddisfacente, che potrebbe significare, per i cronisti, la fine di un ciclo, ma Ventura non ci sta e rilancia: "No, è un messaggio chiaro per dire che possiamo continuare a migliorarci. La mia voglia di farlo è enorme. Pressione? La squadra è matura, altrimenti non sarebbe andata a vincere a Bilbato e non avrebbe messo sotto anche lo Zenit".

Si passa all'analisi del match: "Abbiamo giocato una buonissima partita, mentre la Juve è passata in vantaggio solo su calcio di punizione. Avevo chiesto gentilmente a Pirlo, prima della partita, se poteva evitare di battere i calci piazzati, ma non ha voluto ascoltarmi. In generale se penso a come abbiamo perso i derby precedenti, credo che questo sia un premio meritato. Sino al due a uno avevamo fatto una partita di grande personalità e intelligenza, poi negli ultimi dieci minuti siamo calati: tre o quattro calciatori mi hanno chiesto il cambio e nel finale abbiamo patito anche l'ansia e la Juventus ha avuto due, tre situazioni nelle quali poteva anche pareggiare. Ma se penso ai derby precedenti e a come li abbiamo persi, dico che questo risultato ci era dovuto".

Una vittoria che rilancia le ambizioni di classifica dei granata verso l'Europa League, ma l'allenatore ligure vola basso e afferma: "Abbiamo fatto tanti cambiamenti quest'anno ed è un grande traguardo essere ancora qui, a due passi dall'accesso in Europa. La Juve? Pensavo giocasse in maniera diversa, poi quando ho letto le formazioni ho apportato alcune modifiche nello spogliatoio e i miei ragazzi si sono fatti trovare pronti".

L'uomo del derby è Fabio Quagliarella, ex di giornata, protagonista assieme a Matteo Darmian del successo dei granata: "Nel '95 ero ancora a Castellammare, con la speranza di diventare un giocatore. A parte gli scherzi, oggi la gente si è meritata questa vittoria, al di là del risultato penso che gli spettatori si siano divertiti perché è stato davvero un bel derby. Descrivere l'emozione del gol è dura, credo che lo metteremo a fuoco tra qualche giorno perché adesso la gioia è tanta, dopo 20 anni ci godiamo questo momento. Ho esultato con la mia famiglia in tribuna, il gol lo dedico a loro oltre che ai miei tifosi. Questa vittoria ci dà una spinta importantissima, sarebbe stato da pazzi pensare di non vincere contro la Juventus, loro hanno preso 3 pali, siamo stati bravi a sfruttare le occasioni concesse da loro ed ora si aprono tanti scenari per noi. Questa partita ci fa capire che possiamo fare bene se remiamo tutti dalla stessa parte".