Il Cesena sorride dopo la vittoria casalinga con l'Udinese, per molti già data per sconfitta ma artefice di un prezioso successo. Al Dino Manuzzi finisce 1 a 0 per i padroni di casa, carburante essenziale per continuare la corsa alla salvezza, mentre i friulani si fermano per la terza volta consecutiva dopo Napoli e Lazio. Nonostante gli ospiti si siano fatti vedere moltissimo in attacco, è bastato un episodio per decidere tutto.

Stramaccioni punta sul tradizionale 3-5-2 dalle sempre più vane speranze, con i giovani Wague e Guilherme fin dall'inizio e la solita coppia d'attacco Thereau-Di Natale. Di Carlo si affida al 4-3-1-2 con Mudingay perno del centrocampo e le chiavi del reparto avanzato affidate a Defrel e Djuric. Arbitra Doveri e la partita, come tutte le altre della giornata di campionato, inizia con 15 minuti di ritardo in solidarietà ai colleghi del Parma.

I primi acuti sono dell'Udinese, con le squadre che passano i primi minuti a studiarsi a centrocampo, cercando buchi tra le difese in cui immettersi. Al 15' è Thereau a sciupare la prima palla gol del match, da un calcio angolo conquistato poco prima. Tre minuti dopo arriva anche il primo giallo: Mudingay stende Allan a centrocampo e Doveri lo ammonisce. Ed è sempre il numero 26 a mirare contro gli avversari, al 20': tiro potente ma lontano dai pali.

La partita prosegue con la spinta del Cesena, pericoloso vicino all'area degli ospiti, collezionando quattro ghiotte occasioni in tredici minuti, tutte però senza successo. L'ultimo brivido, però, è a favore degli uomini di Strama: il portiere Leali fa una papera in area, rischiando grosso su un pallone apparentemente innocuo. La palla esce in calcio d'angolo ma dal tiro della bandierina non accade nulla. Il primo tempo finisce senza minuti di recupero.

La partita riprende con la traversa colpita da Carbonero al 47' da posizione centrale, con la risposta immediata di Di Natale che si gira al limite dell'area ma il pallone esce. Dopo qualche affondo degli ospiti, il Cesena riprende coraggio e si impone, tanto che al 57' Djuric si mangia le mani per un tiro che sorvola la traversa. Si assiste a un intenso botta e risposta tra le squadre, con l'ultima occasione di Defrel prima di uscire, due minuti dop per Alejandro Rodriguez, respinto da Wague.

Passano i minuti e, al 76', ecco l'episodio che decide la partita: il nuovo entrato cesenate viene servito da Brienza, che crossa e l'attaccante insacca di testa nell'area piccola, tutto solo. Stramaccioni non ci sta e getta nella mischia Bruno Fernandes per Hertaux, proiettando in avanti la formazione. Al 83' Badu calcia davanti a Leali, senza troppa potenza e il numero uno bianconero blocca a terra il pallone. Un minuto dopo il ghanese esce per Perica: Udinese ad attrazione anteriore.

La partita si avvia verso la fine con la frustrazione degli ospiti, ma al 92' (tre minuti di recupero) Leali rischia rischia di rovinare tutto con una presa alta fallita. Danilo tenta l'impresa in rovesciata, con la porta libera, ma la conclusione esce di poco a lato. I friulani tornano così a Udine con l'amarezza di un'occasione buttata, mentre Di Carlo esulta per il bottino conquistato. Stramaccioni invece dovrà lavorare ancora molto per raggiungere pienamente i 40 punti al più presto.