C'è un qualcosa di diverso al Friuli. Se non fosse per questa misteriosa aria che accompagna le partite dell'Udinese, non si spiegherebbe come hanno fatto due squadre in forma come Torino e Fiorentina a non trionfare contro questo club che arranca verso la salvezza. Ed infatti i toscani nella serata di ieri si sono dovuti accontentare di un misero punticino, dopo 90 minuti di lotta aperta e all'ultimo respiro.

Stramaccioni ripropone ancora il 3-5-1-1 con Di Natale davanti, mentre nella metà campo avversaria Montella adotta lo stesso schema e fa giocare Mario Gomez fin dall'inizio. Differenze con domenica scorsa non ce ne sono, se non la mentalità dei bianconeri, subito aggressivi in attacco. Arbitra il signor Massimiliano Irrati.

I friulani premono come detto fin dagli esordi, mettendo paura ai viola. E non passa molto che la situazione cambia di già: Wague riceve al 15' l'assist di testa di Guillherme e segna, come due settimane fa con il Toro. Inizio esplosivo per i padroni di casa, che si ritrovano a gestire il vantaggio con una Fiorentina incapace di trovare spazi. Il primo tempo finisce con il gol annullato per fuorigioco a Joaquin, decisione giusta.

Nell'intervallo Montella carica a mille i suoi, perché al 50' ecco il pareggio firmato da Mario Gomez, incornando una punizione dal limite dell'area di Ilicic. Due minuti prima, lo stesso serbo aveva ricevuto il primo giallo della partita per un fallo su Allan, ma un contrasto irregolare dell'Udinese subito dopo (di Wague, ammonito) è all'origine del calcio di punizione.
Doccia gelata per Stramaccioni che si ripete tre minuti dopo: sempre la torre tedesca riceve la palla, controllando un cross di Badelj e in scivolata insacca. Friulani ammutolito e frustrati per gli sforzi buttati, ma non è ancora finita. Il gioco si accende ulteriormente, con le formazioni pronte ad attaccarsi in contropiede, e al 59' sono gli stessi padroni di casa a sprecare la occasione migliore per pareggiare, con Guilherme a 30 metri dalla porta.

L'aria del Friuli ricomincia a soffiare ed ecco il miracolo: Di Natale serve in girata Kone al 62', la difesa si disinteressa del centrocampista e questo finalmente segna: primo gol per lui a Udine e 2-2 complessivo. Ancora gli uomini di Stramaccioni davanti, con Thereau (entrato al 56' per Gabriel Silva) al 67' che sciupa e Widmer sessanta secondi dopo, colpendo la traversa.
L'Udinese è provata ma ci crede fino alla fine: al 89' Geijo tira un colpo da biliardo ma Neto controlla. L'ultimo acuto della serata arriva con Mati Fernandes nel recupero: da 30 metri lancia una sassata sotto la traversa, intercettata da Karnezis.  L'arbitro fischia e finisce così 2-2.

Tanto spettacolo e voglia di vincere per i friulani, bravi a dettare il gioco più volte. Stramaccioni ha probabilmente trovato le motivazioni giuste per far rinascere la squadra.