Nuovo Friuli, il nome non si deve toccare

Con il nuovo impianto rimodernato nasce la questione del nome. Nessuna intitolazione ai grandi nomi dei bianconeri: "Friuli" è legato alla Storia della regione.

Nuovo Friuli, il nome non si deve toccare
Nuovo Friuli, il nome non si deve toccare
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Di Timothy Dissegna

Quartiere Rizzi, a nord di Udine. Passando accanto all'immenso cantiere che da mesi avvolge lo stadio Friuli, sembra di osservare un gigante che dorme. Sembra ieri che gli operai iniziavano i lavori per rimodernare la casa delle zebrette e invece tra non molto sarà tutto finito. Certo, il tutto è un discorso abbastanza lunghetto, lo ha detto anche Pozzo recentemente: sono dieci anni che se ne parla, ma per superare l'apparato burocratico serve pazienza e fegato.

Ma alla fine tutti hanno detto sì. Il modello del Friuli che sarà è esposto dentro gli uffici dello stadio, così bello che farebbe l'invidia perfino di Bruno Vespa se lo vedesse. Tutto coperto, dalla celebre cappotta delle tribune a quella che finalmente raggiunge anche le curve e i distinti, così che l'incubo delle partite bagnate e infelici avrà finalmente fine per i tifosi: era una frustrazione non da poco, conoscendo il clima tipico udinese.

Ad ammirarlo ci si perde, tra i mille nuovi particolari che riempiono la curva nord praticamente finita e i distinti in corso. Il club ha accolto le richieste dei tifosi, com'è giusto che sia, mentre gli operai procedevano incessanti con i lavori. Il cantiere si evolve, si trasforma, sotto gli occhi sgomenti ed entusiasti dei friulani, abituati ormai a vedere che nulla cambiava dopo tante promesse. Pozzo ha dichiarato che per il 2016 sarà bello che finito, e tutti partecipano al toto nomi in caso si cambiasse l'intitolazione.

L'opzione che piace a tanti è quella di dedicarlo a Di Natale, seguita a ruota dal nome di Zico. Ma se il brasiliano regalò, sì, emozioni durante la sua parentesi a Udine, nonostante l'incostanza causata dagli infortuni, intitolare la struttura al capitano potrebbe non essere una scelta giusta. Già il fatto che sia ancora vivo, infatti, per un napoletano scaramantico come lui potrebbe essere troppo, ma il nome Friuli ha un legame forte con la regione: lo stadio fu inaugurato, infatti, dopo il sisma del 1976 e doveva simboleggiare un popolo che riparte.

La scelta sarà sicuramente dei Pozzo e della dirigenza, ma la storia dell'impianto non può essere ignorata. Perché l'inaugurazione sarà il punto di partenza per un'altra nuova sfida, quella di una squadra plasmata totalmente, finalmente da Stramaccioni. L'idea di una statua in onore di Totò sarebbe veramente fantastica, come quella di Ronaldo a Madrid, ma il nome, del Friuli, non si può toccare.

Di seguito, riportiamo qualche immagine di quello che sarà il nuovo stadio dell'Udinese.

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About the author
Timothy Dissegna
Scienze Internazionali Diplomatiche a Gorizia, arbitro di calcio, inguaribile grafomane convertito al digitale. Vivo in Friuli, amo il calcio e raccontarlo, guardando i complessi meccanismi che uniscono sport e società.