Stramaccioni verso la Samp: "Appagati? Non abbasso mai l'asticella"

L'allenatore dell'Udinese ha presentato in conferenza stampa la gara di domani contro la Sampdoria di Mihajlovic, sottolineando che non mancheranno motivazioni. L'Udinese è pronta a giocarsi le quattro gare da qui al termine della stagione al massimo delle proprie possibilità.

Stramaccioni verso la Samp: "Appagati? Non abbasso mai l'asticella"
Stramaccioni verso la Samp: "Appagati? Non abbasso mai l'asticella"
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Di Andrea Bugno

Aria nuova in Friuli. Il successo di Verona ha dato nuova linfa all'Udinese di Stramaccioni che, alla vigilia della gara contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, ha presentato la sfida rispondendo alle domande dei cronisti intervenuti in sala stampa. Ecco le sue parole, partendo dall'analisi della formazione per domani, fortemente penalizzata dall'emergenza in difesa a quella a centrocampo.

"Alla squalifica di Badu si è aggiunta quella di Allan e sarà per questo un test particolare, perché dovremmo sopperire a questa doppia assenza importante dei due mediani che spesso con le loro prestazioni sono stati il termometro della squadra intera. Ritorno al 3-5-2? I due moduli sono sempre gli stessi: 3-5-2 o 4-3-1-2. Ci hanno sempre garantito l'ìdentità di squadra. Nel calcio quando fai la prestazione spesso arriva il risultato. Non sarà facile perché arriva una squadra in piena bagarre per l'Europa, ma noi avremmo comunque grandi motivazioni per fare prestazione e risultato. I dubbi su chi scenderà in campo e come li disporrò li scioglierò domani".



Sugli avversari di domani, l'analisi di Stramaccioni è, come sempre, puntuale e precisa, dettagliata e mai banale: "Che bm'aspetto? Credo che abbia costruito una squadra competitiva investendo tanto, anche a gennaio. Davanti hanno un parco attaccanti importante. E' una delle poche squadre pericolosa in campo aperto e con la difesa schierata. A Roma contro la Roma sono stati letali in campo aperto, ma sanno essere pericolosi anche a difesa schierata. Domani, anche se le temperature saranno queste, non sarà facile pressarli tutta la gara perché possono farti male. Dovremmo saper gestire le forze con il caldo. E' un peccato, ma non è una polemica, giocare queste gare alle 15, perché influirà un po' sulle forze dei giocatori in campo. Ci siamo allenati comunque molto per questo".

Con la salvezza matematica raggiunta, è sempre difficile trovare motivazioni da dare alla squadra, ma l'ex allenatore dell'Inter non vuol sentir parlare di relax e vacanze e rincara la dose: "Non ho assolutamente abbassato l'asticella della tensione perché è importantissimo finire bene. Non posso rimproverare ai miei un calo di tensione, anzi. A Verona ho visto un ottimo spirito e voglio vederlo in campo anche domani. Lo vedete anche in me; non sto effettuando turnover, non gestisco, metto sempre in campo gli 11 migliori e lo considero un segnale che i ragazzi hanno captato. Vogliamo continuare a fare risultati utili".

Motivazione, quella che non ha mai perso Antonio Di Natale, campione al di là dell'età che avanza. Anche a Verona l'attaccante napoletano è stato decisivo, come lo è spesso. Per Stramaccioni un esempio per il gruppo da seguire assolutamente: "Non avevo grandissimi dubbi a riguardo. Totò sta benissimo e credo che ne stia facendo la gestione più giusta. Lui sta benissimo mentalmente e fisicamente. Domani sarà il nostro capitano e gli auguro di proseguire quello che sta facendo. Ci sentiamo carichi, anche se sappiamo che contro questo avversario non sarà facile. Noi però non faremo sconti a nessuno".

Infine, sulla crescita di alcuni ragazzi quali Perica e Bubnjic, Stramaccioni chiosa così: "Stipe è arrivato a gennaio. Ha sempre lavorato duramente, come tutti i ragazzi giovani della rosa, alle spalle di giocatori più pronti. Domani qualcuno potrebbe essere protagonista e sto cercando di inserirli in un contesto che funziona. L'abbiamo visto che le prove individuali dipendono anche dal contesto di squadra, come successo positivamente con Perica a Genova o negativamente ad Aguirre a Parma. Li inserisco perchè lo meritano, perché sarà ed è un lavoro in prospettiva. Bubnijc? Ho letto su di lui qualche giudizio che non mi trova concorde. Per me Igor a Verona è stato tra i migliori in campo, considerando anche che non aveva giocato molto prima. Con Danilo e Piris a proteggergli i fianchi, lui riesce a mettere in campo tutte le sue qualità. Ha giocato bene contro Toni e farsi trovare così pronto al termine della stagione è un bene per lui e per il gruppo".