Oggi, nella sala stampa dello stadio Friuli, è stato presentato il nuovo allenatore dell'Udinese per le prossime due stagioni, Stefano Colantuono.

Il nuovo mister tocca un po tutti gli argomenti ma l'apertura della conferenza è tutta per la famiglia Pozzo: "Ringrazio la proprietà per la grandissima chance, reputo l'Udinese una società all'avanguardia".

Nonostante arrivi da un esonero, quello dell'Atalanta, Colantuono ha avuto la fiducia della società ed insieme inizieranno un nuovo ciclo dopo la peggiore stagione delgi ultimi anni: "Ci tengo a salutare mister Stramaccioni perché so quanto è duro il nostro lavoro. La mia responsabilità è quella di far rendere questa squadra al meglio".

Parla anche di eventuali moduli e l'intenzione è quella di continuare sulla strada aperta da Guidolin e seguita da Stramaccioni, ovvero il 3-5-2 e il 3-5-1-1, sistemi di gioco che ritiene una siano una buona base di partenza: "Credo che questo possa essere l'abito migliore, ma io non sono mai stato un integralista. Se la squadra preferisce fare una cosa diversa bisogna adattarsi alle caratteristiche dei giocatori". 

Ovviamente non può mancare l'argomento Di Natale, il bomber più prolifico della storia dell'Udinese, che anche l'anno prossimo sarà un punto di riferimento per la squadra: "Non ho ancora parlato con Totò, mi pongo di farlo sicuramente nei prossimi giorni. Non possiamo fare previsioni sul suo utilizzo ma è  chiaro che a 38 anni ha esigenze diverse rispetto a un giovane. Mi metterò a sua disposizione per cercare di fare le cose per bene.  Di Natale ha contribuito a far raggiungere grandissimi traguardi a questa società. Poi non so cosa ha deciso Totò per il suo futuro".

Il settore giovanile come fonte per la prima squadra: "Ho sempre giocato amichevoli contro la Primavera e ricorso al suo aiuto per gli allenamenti. Spesso ho premiato dei ragazzi lanciandoli in prima squadra. A Bergamo c'è sempre stata una grande sinergia con il settore giovanile e qui sarà la stessa cosa".

Due parole le spende anche per la novità da parte della società di svolgere il ritiro a Udine e sul nuovo stadio: "Per quel che riguarda la preparazione ho sposato subito l'idea di lavorare qui a Udine, le strutture sono migliori ed è tutto sotto controllo. Lo stadio è veramente bellissimo, giocare in un cantiere a cielo aperto era surreale, ora che la struttura è quasi completa le cose sono decisamente diverse".

Per quanto rigurda il mercato, sia in entrata che in uscita, il mister afferma che è troppo presto per parlarne, che ci sono delle valutazioni da fare. La rosa dell'Udinese è ottima, composta da uno zoccolo duro che è l'anima della squadra al quale bisognerà integrare quei giovani di maggior valore e prospetto.

Infine una rivelazione. Già nel 2007 c'era stato un contatto con l'Udinese ma per alcuni motivi non si concretizzò nulla e andò al Palermo. Ora questa occasione non se l'è lasciata sfuggire, sapendo che la stima di Pozzo da allora è rimasta intatta.

La chiusura della conferenza è una dichiarazione spontanea per quel che riguarda il Calcioscommesse : "Assurdo, sono totalmente estraneo a questa vicenda, lo sa il mio avvocato, lo sa la procura e lo sa anche la dirigenza dell'Udinese con la quale ho voluto essere subito chiaro in merito a questa vicenda. Il mio nome non appare mai, c'è solo una sigla alla quale potrei essere associato. La mia carriera l'ho sempre basata sulla correttezza e sulla lealtà. Sono convinto che verrà archiviata".

La nuova era è già cominciata