Che l'Udinese fosse famosa per portare in Serie A giocatori mai sentiti nominare prima e farli diventare stelle del nostro calcio, lo si sapeva già da tempo: basti pensare a Bierhoff, che dal Friuli divenne l'uomo d'oro nell'attacco della Nazionale tedesca e del Milan; Alexis Sanchez, arrivato giovanissimo dal Cile e approdato al Barcellona con Messi; Antonio Di Natale, oggi fuoriclasse indiscusso ma una volta troppo altalenante a Empoli.

E poi tantissimi altri, tra cui il primo, vero acquisto dei bianconeri in questo calciomercato: Alì Adnan. Già la sua provenienza, l'Iraq, potrebbe far nascere parecchie perplessità, ma ormai non esitono più Paesi di serie a o serie b nel passaporto dei calciatori, tanto che ormai quelle squadre contro cui una volta le europee giocavano le amichevoli (in Turchia, Ucraina, ecc...) adesso le ritrovano nelle coppe europee. E spesso ci perdono.

Ma torniamo ad Adnan: classe 1993, è alto 1.85m, fa il terzino sinistro e in patria lo chiamano il “Bale iracheno”. Certo, certi soprannomi lasciano il tempo che trovano, come nel caso di Gabriel Torje, arrivato a Udine qualche anno fa con l'etichetta del “Messi rumeno”, ma rivelatosi un bidone. Adesso gioca nel Konyaspor Kulübü, in Turchia, nello stesso campionato da cui arriva il giovane mediorientale, che ha militato per due anni nel Çaykur Rizespor. Quì ha collezionato 40 presenze, segnado 3 reti.

Quando i tifosi friulani hanno letto l'annuncio del suo arrivo, in molti devono essere rimasti sconsolati: 'ecco l'ennesimo sconosciuto preso per pochi spiccioli - il commento più gettonato - altro che rinforzare la rosa'. In pochi, sicuramente, si saranno ricordati però della sua presenza ai Mondiali Under 20 del 2013 in Turchia, nel quale un incontentabile Iraq arrivò in seminifinale contro l'Uruguay, dove Adnan peraltrò segnò su punizione. Quella rete però non valse la vittoria, ma diede modo ai ragazzi di giocarsi la finalina contro il Ghana, perdendola 3-0.

Campione o no, quella formazione mise in luce tanti giovani talenti. Tra questi l'attuale terzino bianconero, che già nel 2012 era entrato nel giro della Nazionale maggiore. Allenata, guarda caso, da una vecchia conoscenza friulana: il grandissimo Zico! Il matrimonio tra quella squadra e il Galinho, però, durò poco, ma qualche consiglio deve essere trapelato tra la vecchia stella brasiliana e la dirigenza bianconera, anche se nessuno ha mai collegato le due parti.

Comunque stiano le cose, Adnan è arrivato a Udine per la cifra di 2 milioni di euro, somma più “alta” del solito per il taccuino dei Pozzo (quantomeno in Friuli, poi c'è il Watford...), scatendando la gioia dei fan iracheni sui social network. Tanto che, all'ultima amichevole dell'Udinese con l'Ingolstadt, c'era addirittura un gruppetto di supporter suoi connazionali ad applaudirlo sugli spalti.

L'arrivo in Italia del terzino è stato subito segnato dal clamore che lo circondava: giornali e televisioni raccontavano un suo fantomatico passato tra le fila di chi combatte contro lo Stato Islamico, rivelatosi poi un bluff: le foto che lo ritraevano con le armi in mano erano solo a scopo pubblicitario, per sostenere emotivamente i propri connazionali nella dura lotta all'ISIS. In patria la sua popolarità è esplosa a mille, nella Penisola abbiamo assitito all'ennesimo caso di cattiva informazione.

Esordente nell'amichevole di pochi giorni fa in Germania, ha raccontato le sue prime impressioni ai microfoni di Udinese Channel, grazie all'aiuto della traduttrice: “Sono molto contento, è la prima volta che gioco in una quadra grande come lo èl'Udinese. Ringrazio molto i tifosi iracheni e quelli udinesi e spero la prossima volta di fare molto, molto meglio. Il lavoro è molto intenso ma conto di raggiungere livelli superiori”. Ora dovrà giocarsi il posto da titolare nella formazione di Colantuono.