L'eroe della prima giornata per l'Udinese, Cyril Thereau, ha parlato ai microfoni di Udinese Channel al termine della partita a Torino. Tanta la soddisfazione per l'esordio vittorioso, arrivato grazie alla sua rete e unico tiro in porta dei friulani.

Arrivare allo Juventus Stadium con la sicurezza di fare il colpaccio era impossibile: "È da quattro-cinque anni la miglior squadra d'Italia e i primi 70 minuti abbiamo sofferto. Poi abbiamo avuto più occasioni là davanti". E alla fine l'attaccante ha trovato lo spazio giusto per il sorpasso.

Lo spirito di partenza, comunque, non era arrendevole, lo ha detto chiaramente l'ex Chievo: "Il mister l'aveva detto a fine primo tempo che più il tempo passava e più spazio avremmo avuto indietro (nella difesa juventina, ndr)". Certo non era semplice, perché "la Juve difende in modo molto aggressivo per noi è stato difficile all'inizio".

Era importante mantenere lo zero a zero, ha aggiunto, ma non bisogna puntare a quello. E quando gli chiedono se la vittoria abbia spazzato via la sfiducia dei primi tempi, spiega: "Dentro lo spogliatoio non c'erano questi problemi. La preparazione è stata dura, alle prime amichevoli avevamo le gambe piene, poi sono arrivate".

Anche se a Torino non si poteva pretendere di migliorare il gioco all'improvviso: "Il mister non voleva una squadra che si accontentasse. Non so se la vittoria fosse meritata, ma dovevamo tornare a Udine felici". E più di così si muore.