Per Francesco Lodi è un ritorno, sono passati sette anni da quando vestì per l'ultima volta la maglia bianconera, quando sulla panchina sedeva Pasquale Marino: "Sono molto felice di essere ritornato a Udine, è una piazza importante che non teme il confronto con le grandi, mi metto a disposizione del mister garantendo sempre il massimo impegno. Sono ogrgoglioso di indossare questa maglia".

L'Udinese lo ha cercato ora, da svincolato, mentre sette anni fa non fu riscattato, dispiaciuto? "No, quella volta dovevo fare parte di un certo progetto che mi propose l'allora d.s. Gasparin, dovevo fare il quarto centrocampista, poi non andò così. Fù un anno difficile, D'Agostino era cercato dal Real e dalla Juve, io non riuscii a dare il meglio di me. Spero di riuscirci in questa occasione"

Per quello che riguarda la sua condizione fisica dichiara: "Mi sento pronto, non ho il ritmo partita, ma posso dire di essere allenato. Devo ringraziare il Catania Calcio che mi ha permesso di allenarmi con loro e a tal proposito colgo l'occasione per augurare alla società un pronto rientro nel calcio che conta."

Del momento bianconero spiega: "Ho visto le partite dell'Udinese e posso dire che con la Juve ha fatto una grande partita, con il Palermo non meritava di perdere, i rosanero hanno fatto un tiro in porta ed hanno vinto, con la Lazio è stata una serata storta, con l'Empoli quando ormai era finita è arrivato quel gol allo scadere e martedì con il Milan abbiamo praticamente regalato un tempo, ma abbiamo avuto una grande reazione nel secondo tempo. Dobbiamo ripartire da li,e pensare prima di tutto a non subire reti, specialmente in casa. Chi viene qui, in questo meraviglioso stadio, deve sapere che non gioca solo contro l'Udinese, ma contro tutta Udine. Domenica c'è il Bologna, una partita importantissima, solo stando unito possiamo uscire da questa situazione."

Con quale modulo si trova meglio, 3-5-2 o 4-3-1-2? "Ho giocato praticamente in tutti i moduli, il mio ruolo è davanti la difesa, li dò il meglio. Quello che conta è la volgia e lo spirito di sacrificio".

Arrivando a Udine, ha avuto modo di parlare con qualcuno della vecchia guardia: "Totò, Domizzi, Felipe mi hanno parlato della situazione, del fatto che gira anche male. Ma dobbiamo stare uniti e da domenica ricominciare a fare punti"

C'è stato anche l'interessamento di un'altra squadra di A: "Per rispetto non dico chi, ma quando il mio procuratore mi ha parlato della possibilità di venire a Udine ho accettato subito. Anche alcune squadre di serie B mi hanno cercato."

Ed infine il suo rapporto con Di Natale: "Totò è come un fratello più grande. Io ero piccolo quando eravamo all'Empoli. Lui non si discute e sono convinto che ricomincerà a segnare e quando lo farà, non smetterà più".