Colantuono avverte il momento difficile, anche a causa degli infortuni, ma l'obiettivo primario è quello di non regalare un tempo all'avversario come avvenuto in tutte le partite finora disputate. Alla vigilia dell'importantissima sfida contro il Genoa, l'allenatore dell'Udinese fa il punto della situazione in casa friulana: "Fondamentalmente dobbiamo stare più attenti e concentrati, ed avere un atteggiamento aggressivo fin da inizio partita. Il modulo alla fine è relativo. Contro il Bologna abbiamo provato a ripartire dal secondo tempo del Milan, con il 4-3-1-2, ma non ha funzionato, non è nelle nostre corde, almeno da inizio partita. L'ho fatto anche perchè il gruppo non avesse un alibi. Perchè non abbiamo dato seguito a quel modulo con il quale abbiamo fatto bene? "Invece mi sono accorto subito che la cosa non stava funzionando e a fine primo tempo ho posto rimedio. Di sicuro l'ho fatto di mia spontanea volontà, non ho bisogno di suggerimenti o consigli, qui ognuno ha il suo ruolo e non interferisce con quello degli altri".

Guilherme e Zapata sono due assenze pesanti, visto che a inizio stagione era due giocatori sui quali il mister puntava molto: "Sono assenza importanti, certo, ma il nostro compito ora è trovare delle alternative, non servirebbe a nulla piangersi addosso. l'anno scorso l'Udinese non aveva Zapata, eppure ha bene ugualmente, Di Natale 14 gol e Thereau 10. In alternative ci sono Aguirre e Perica che stanno crescendo e Fernandes che può giocare dietro l'unica punta come con Guidolin, quando fece 5 gol. Infatti in settimana l'ho provato in quel ruolo proprio per rifarglielo interpreatre qualora ce ne fose la necessità".

C'è anche da sfatare il tabù Friuli: "Non sentiamo particolarmente questa pressione, anche perchè da queste parti, fortunatamente, ti fanno pesare le cose nella maniera giusta. Vogliamo giocare bene e con attenzione per una bella soddisfazione ai tifosi".

Sugli avversari di domani, e sullo schieramento del Genoa, che solitamente si schiera con il 3-4-3, Colantuono si pronuncia così: "Si, ma con il Milan, ha giocato prevalentemente con il 4-3-1-2 con Perotti che agiva dietro alle due punte. Comunque è una squadra scorbutica che può variare modulo anche a partita in corso".

Sul ballottaggio tra Iturra e Lodi: "Lo vedremo domani. Certo, Lodi a Bologna ha fatto bene, è un giocatore che sa dettare i tempi. La sua condizione non è ancora al top ma per il ruolo che ricopre e il raggio d'azione, è meglio averlo a disposizione anche così. Iturra era abituato a giocare centrale con due davanti a lui, non credo che al momento possa fare un altro ruolo, dove tra l'altro abbiamo già giocatori di una certa qualità".

L'esperimento di Fernandes trequartista è dovuto anche al momento no di Thereau? "Il francese è un cavallo sciolto, non lo puoi ingabbiare in una zona del campo, anche perchè lo penalizzeresti. Si abbassa, si allunga, si allarga, l'unico al momento di fare questo ruolo da seconda punta è Fernandes. Comunque deciderò domani".

Infine, sulle difficoltà che si aspetta domani: "Di tipo psicologico e dal valore dell'avversario. Il Genoa l'anno scorso ha centrato l'Europa League, è una squadra rodata, con giocatori che giocano li da diversi anni, hanno un gioco propositivo ed un allenatore che stimo. Pavoletti ? è un giocatore in grado di fare reparto da solo. ma è anche uno che si muove molto . E' una squadra che non da punti di riferimento. Che Udinese vorrei? Quella contro il Palermo o quella vista nel primo tempo contro l'Empoli. Sarà importante rimanere concentrati e compatti quando non saremo noi ad avere il pallino del gioco in mano, perchè è stato proprio in quei momenti che abbiamo preso i gol".