Stefano Colantuono, allenatore dell'Udinese, ha esaudito le richieste dei giornalisti rispondendo alle loro domande in conferenza stampa. Di seguito tutte le dichiarazioni, a partire da quelle sulla precedente partita contro l'Empoli: "Contro l'Empoli è stato un passo avanti che ci era mancato, ma è ancora un momento particolare. Con la Lazio siamo stati bravi in difesa ma sentivamo il peso delle tre vittorie consecutive. Serve maggiore continuità, a Empoli sembrava che avessimo paura di vincere: a un certo punto difendevamo e basta, non mi piace il calcio giocato così".

L'allenatore dei friulani ha anlizzato l'aspetto legato alla fatica della squadra a livello atletico nelle ultime partite: "Tanta fatica perchè proponevamo poco. Vincendo te la scrolli da dosso, così come la paura. Ma sul campo di Empoli nessuno fa benissimo anche perchè non hanno problemi di classifica, che in realtà non abbiamo nemmeno noi". Riguardo i singoli: "Zapata viene da due partite giocate dall'inizio, sta crescendo ed è cresciuto; non possiamo rovinare tutto. L'unico dubbio su Armero è la condizione. Certamente non ha 90 minuti nelle gambe. Danilo non penso che stia vivendo un momento difficile rispetto alle altre volte. Il secondo fallo con la Lazio era dovuta alla tensione della partita che è sempre alta; l'espulsione con la Juve è stato un recupero e nemmeno qui si rimane troppo tranquilli"

E su come risolvere il problema degli esterni, tanto in sofferenza nelle ultime uscite: "Ai nostri esterni per non farsi schiacciare basta che si ripropongano offensivamente quando hanno palla al piede. Bisogna essere bravi a riconoscere quando farsi schiacciare sempre però essendo pronti a fare la seconda fase: non dobbiamo difendere ad oltranza. Per quanto riguarda la difesa a 4 è una possibilità ma bisogna lavorarci. Non c'è il tempo pratico per provarla, sarebbe un rischio". Il fatto che la squadra non debba regalare un tempo agli avversari, specialmente ai prossimi, i rossoneri del Milan: "Siamo maturati tanto. La gara dell'andata fu particolare, quelle con Carpi e Palermo a cui ti riferisci sono state approcciate male. Dobbiamo giocare come abbiamo fatto dal post-Milan alla partita con l'Atalanta in casa. Il sistema di gioco è quello, non dico io agli esterni di abbassarsi, o almeno non volontariamente. Dobbiamo essere aggressivi, il gioco del Milan costringe appunto i tuoi esterni a saper coprire e ripartire dalle fasce."

Un bilancio più approfondito dei prossimi avversari e se ha, infine, qualche messaggio per il suo collega-nemico di domani, Mihajlovic: "Per quanto riguarda il Milan non so se cambieranno qualcosa. Il grado di difficoltà della partita è sempre quello di una trasferta in Serie A. Loro sono costruiti in una certa maniera per ambizioni di un certo tipo, forse si sono sbloccati col 4-4-2. In ogni caso dobbiamo giocarla, i risultati non sono scritti". 

"Nessuno ha vita facile, non c'è niente di scritto. Se non giochi le partite rischi. Ma non mando messaggi agli avversari, lo faccio solo alla mia squadra"