Nico Rosberg ha trionfato nel Gran Premio di Monaco, dove Vip e diamante hanno fatto da cornice al dominio dell'alfiere Mercedes; primo davanti al duo Red Bull capitanato da Sebastian Vettel, abile a sfruttare l'errore di Lewis Hamilton (4°) con la Safety Car. Adrian Sutil finalmente viene abbandonato dalla malasorte e riesce a conquistare un'ottima top 5. Gara nera per le due Ferrari, Fernando Alonso settimo ed in riconoscibile, Felipe Massa addirittura in ospedale. Grande rimonta di Kimi Raikkonen, il quale supera quattro macchine in due giri dopo esser stato costretto alla sosta per una foratura conseguente ad un contatto con Sergio Perez.

Voto 10 – Nico Rosberg: Questa volta la ruota ha decisamente girato a suo favore, primo in qualifica dopo un giro magistrale, di nuovo davanti a tutti in gara grazie anche alle Pirelli, che questa volta gli hanno fatto il favore di reggere più di 5 giri. Sul suo secondo trionfo in F1 c'è però l'ombra del test “segreto” svolto dalla Mercedes con le mescole del Canada e macchina 2013. Fin qui sarebbe tutto nella norma se non fosse che sia concesso l'utilizzo di un progetto con almeno due anni alle spalle e la W-04 chiaramente non lo è. Ferrari e Red Bull hanno già aguzzato le armi (mediatiche) e c'è il rischio che il duo tedesco venga costretto a saltare l'appuntamento canadese.



Voto 9 – Sergio Perez: Viene premiato il suo “cuore da corsa”, che gli fa trovare varchi per passare in sequenza Jenson Button e Fernando Alonso senza l'ausilio del DRS o di simili congegni. Talento e furbizia, nel caso della manovra col ferrarista. Al momento di sorpassare Kimi Raikkonen getta il famigerato cuore troppo oltre l'ostacolo, o in questo caso la corda, e finisce per toccare le protezioni. Un giro dopo arriva il ritiro, conseguenza troppo severa per una gara fin lì di altri tempi.

Voto 8 – Kimi Raikkonen: Vale il discorso fatto per Perez; passa i primi 76 giri dietro al trenino di testa, una volta costretto al pit-stop, però, fa di tutto per tornare in zona punti e così nell'arco di due passaggi si sbarazza di quattro avversari. Uno spettacolo inusuale per la Formula “di gomma”; il punto unico non rende giustizia e nemmeno le inquadrature FOM che si perdono le azioni per riprendere la passerella post gara di Rosberg.


Voto 7 – Adrian Sutil: Il pianista fa fede agli ottimi risultati del 2008, fino al momento dell'incidente con Raikkonen, e del 2011. Partito deciso Sutil riesce con un passo costante e con la capacità di cogliere l'attimo giusto per il sorpasso a recuperare ben tre piazze. La sfortuna sembra averlo abbandonato, che sia questo l'inizio vero del suo campionato? I 16 punti raccolti finora fanno pensare di si.

Voto 6 – Sebastian Vettel: Una gara improntata sul “carpe diem”, arrivato al momento della prima safety car quando ha saputo sfruttare l'errore di valutazione di Lewis Hamilton, strappandogli la seconda piazza. Vettel ha corso in ottica campionato una volta aver capito che Rosberg sarebbe stato impossibile da prendere; il settimo posto di Alonso ed il decimo di Raikkonen gli hanno dato ragione. La RB9 non è la monoposto più competitiva, tuttavia, il campione del Mondo in carica è il più costante e questo conta più di tutto. Ferrari 2012 docet.

Voto 5 – Fernando Alonso: Gara inguardabile per lo spagnolo il quale mette inscena una delle prestazioni più brutte da quando è in Ferrari. Mai in grado di far la differenza e propositivo se non con azioni marginali e grossolane che gli sono costate due posizioni. Paga lo scotto della maledizione di Monaco per il Cavallino, a cui è capitato di tutto fino alla formazione del graining sulle gomme. Roba da Mercedes.



Voto 4 – Romain Grosjean: I fantasmi del 2012 si sono ripresentati alla porta nella pista meno permissiva della stagione. Un week-end che sicuramente avrà ripercussioni psicologiche sul francese visti i due incidenti pesanti, nello stesso punto, durante le prove e la svista in gara con Daniel Ricciardo punita con 10 posizioni da scontare sulla griglia del Canada. Valsecchi è già con un piede dentro l'abitacolo?

Voto 3 – Max Chilton: Il driver della Marussia ha commesso una scorrettezza ai danni di Pastor Maldonado davvero grave, non solo per la F1 ma per il Motorsport in generale. Che senso aveva stringere il venezuelano – regolarmente più veloce – in una pista dove non esistono vie di fuga? Nessuno. Il tutto è stato reso ancor più grave dalle dinamiche dell'incidente e dalla bandiera rossa necessaria per rimuovere i detriti e riposizionare le barriere.