Alla vigilia del week end d'apertura del Gran Premio di Suzuka, in Giappone, si è svolta la consueta conferenza stampa dei piloti. Presenti in sala: Sebastian Vettel (Red Bull), Nico Hulkenbeg (Sauber), Jenson Button (McLaren), Jean-Eric Vergne (Toro Rosso), Pastor Maldonado (Williams) e Charles Pic (Caterham).
 
Il primo a parlare è stato ovviamente il tre volte campione del mondo, Sebastian Vettel, che ha cercato di spiegare i motivi che hanno reso la sua vettura più veloce di gara in gara, a tal punto che il gap con gli avversari è aumentato: “Sì, credo che sia giusto dire che avevamo una macchina molto forte sin dal principio della stagione, abbastanza forte per chiudere sempre in una posizione abbastanza buona. Ultimamente credo che siamo stati molto forti anche nelle qualifiche, mentre all’inizio dell’anno la Mercedes sembrava avere assolutamente qualcosa in più. Credo che non ci sia una vera spiegazione da parte nostra, non c’è una parte che abbiamo messo sulla macchina e all’improvviso è diventata molto più veloce. Siamo riusciti a migliorarla e quindi quando siamo arrivati a Spa, la macchina era migliore rispetto all’Ungheria". 
 
"Da lì in avanti abbiamo cercato sempre di migliorare, ci sono sempre dei nuovi particolari che arrivano ogni weekend, anche se a volte è un pacchetto molto piccolo. Ma stiamo continuando a spingere sempre molto duro e sono certo che gli altri facciano la stessa cosa. A quanto pare, però, ultimamente abbiamo avuto parecchi aggiornamenti buoni che hanno reso la macchina più veloce. È anche un fattore di comprensione della macchina: riusciamo a comprenderla meglio rispetto all’inizio della stagione. Sei in grado di reagire più rapidamente o trovare il giusto assetto. Chiaramente non c’è tanto tempo, perché se giri il venerdì poi c’è solo una notte per migliorare e fare dei cambiamenti, però siamo riusciti a lavorare molto bene come team e ad arrivare vicini al 100% già sabato mattina”.
 
Sulla polemica sollevata da Lewis Hamilton che l'ha definito "noioso e prevedibile", Vettel non si è scomposto e ha ammesso: "Innanzitutto è un complimento. Se prendi la Corea, che è più simile a Spa, il gap era qualcosa come 6’’ per tutta la gara. Se ripensiamo a una decina di anni fa erano 30’’, 60’’ a gara, che è piuttosto diverso. Non mi fraintendete, ovviamente è un bel margine, ma basta un piccolo errore e 3’’ non sono nulla”.
 
Jenson Button si è espresso sulla possibilità di rimanere in McLaren anche nel 2015 in concomitanza dell'arrivo dei motori Honda: "Si, la possibilità c'è senz'altro. Credo sia grandioso che ci sia un altro grande produttore interessato a rientrare in F1, è molto positivo per lo sport. Credo e spero che ne porterà altri a tornare nello sport perchè credo che il Giappone abbia bisogno di altri piloti e altri costruttori, è passato un pò di tempo da quando hanno avuto un produttore e non c'è nessun pilota giapponese sulla griglia in questo momento. (Il Giappone) E' un paese che davvero ama gli sport motoristici e sono dei veri fan, ci sono migliaia e migliaia di persone fra venerdì e la domenica".
 
Nico Hulkenberg, invece, dopo l'ottimo quarto posto in Corea ha voluto chiarire di non aver posto nessu ultimatum alla Lotus che sta vagliando la possibilità di ingaggiarlo al posto di Raikkonen: "Non ho stabilito una scadenza. Credo ci sia stato un equivoco, qualcuno non ha interpretato correttamente quello che ho detto. Io ho semplicemente detto che voglio dei chiarimenti entro la fine di ottobre". Per quanto riguarda invece le chiacchiere sulla sua costituzione fisica, ha ammesso: "Per essere onesto nessun team mi ha mai detto che il mio peso o la mia altezza sarebbe stato un problema, io sono quello che sono e non posso cambiarmi".
 
Jean-Eric Vergne è apparso ottimista in vista della gara qui in Giappone e per nulla preoccupato delle difficoltà che la sua vettura e quella del compagno di squadra hanno avuto nel precedente Gp: "Inanzittutto abbiamo fatto fatica per tutto il week end nel trovare il giusto bilanciamento e alla fine entrambe le macchine si sono ritirate a causa del condotto dei freni che si è rotto e credo che si stato questo il problema che abbiamo avuto. Abbiamo cambiato parecchie cose per questo week end, ovviamente la Sauber ha fatto un ottimo lavoro per riprenderci e adesso abbiamo gli stessi punti in campionato e ci sono cinque gare da fare. Stiamo spingendo come pazzi e credo che avremo una buona macchina e se riusciamo a mettere insieme tutti i particolari metteremo inseme altri punti". 
 
Pastor Maldonado ha analizzato la sua stagione che, fin'ora, è stata abbastanza deludente ma il pilota spera di riprendersi in queste ultime gare che restano da disputare: "Si, è stata una stagione iniziata in maniera difficile. E' stato un periodo molto duro per il team ma abbiamo lavorato molto sodo, 24 ore al giorno, cercando di migliorare le nostre prestazioni e cercando di fare qualcosa di diverso. Al momento, magari, abbiamo trovato la strada giusta ma forse non è abbastanza per recuperare sui team che ci stanno davanti. Non c'è nulla  da fare, dobbiamo continuare a provare e continuare a lavorare fino all'ultima gara. Ci sono ancora 5 gare da fare, anche nello scorso wee end siamo arrivati vicino a fare punti, abbiamo avuto qualche problema nell'ultima parte della gara ma io continuerò a cercare di ottenere altri punti prima della fine della stagione e poi vedremo per l'anno prossimo. Al momento ho un contratto e la situazione mi sembra positiva". 
 
Infine Charles Pic è fiducioso di poter regalare al suo team la decima posizione in classifica che per adesso è occupata dalla Marussia: "Lo spero, ci siamo arrivai molto vicino in Corea. Abbiamo bisogno di un tredicesimo posto e sono arrivato quattordicesimo. Continueremo a spingere fino in fondo perche è molto importante per noi e anche per prepararci bene per l'anno prossimo".