Sebastian Vettel vince la sua quinta gara consecutiva, la quarta vittora in Giappone su cinque edizioni a cui ha partecipato. Anche oggi il pilota tedesco ha disputato una grandissima gara, riuscendola a vincere nonostante non partisse dalla pole position. Gara atipica per lui,  abituato a partire ed arrivare nella medesima posizione; oggi ha trovato più difficoltà del solito, tenendolo con fiato sospeso fino a pochi giri dalla bandiera a scacchi e terminando la corsa davanti a Webber e Grosjean. Per le Ferrari finisce un altro week end difficile: Alonso ha chiuso al quarto posto, Massa solo decimo.

Il pilota tedesco oltre ad essere campione nella guida, è sicuramente campione di fortuna: infatti dopo una partenza non idilliaca si tocca con  Hamilton; il risultato è che Lewis fora una ruota e passa dalle primissime posizioni all'ultima e Vettel si "leva" un possibile avversario e prosegue la sua rincorsa alla testa della gara.

Vettel ha disputato una gara d'attesa rincorrendo il suo compagno di squadra e lo svizzero-francese Grosjean, il quale verrà sorpassato solo ed esclusivamente nelle battutte finali della gara successive al secondo pit stop. Prima posizione che "arriva" anche grazie ad una strategia quanto meno bizzarra del team delle "lattine", che preferisce richiamare  tre volte Webber ai box a differenza di Sebastian, che se ne ferma soltanto due. Nel prossimo GP gli basterá un quinto posto per essere campione.

Per lui più dei i fatti parlano i numeri: pilota più giovane di F1 a vincere un mondiale, pilota più giovane ad aver ottenuto una pole position, pilota più giovane ad aver ottenuto dei punti, pilota più giovane ad aver guadagnato più punti in una singola stagione di F1 (392 nel campionato 2011), pilota più giovane ad aver vinto un gran premio, pilota più giovane ad essere salito sul podio, ad aver segnato il giro più veloce e a compiere più pole position in una singola stagione. Può bastare?