Grazie alla vittoria ottenuta oggi sul circuito indiano, la 35^ della sua carriera (a -6 dal mito Ayrton Senna) Sebastian Vettel ottiene il suo 4° titolo mondiale consecutivo entrando nella leggenda della Formula 1 issandosi al terzo posto della classifica di tutti i tempi in coabitazione con Alain Prost dietro solo a Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio. Nico Rosberg e Romain Grosjean completano il podio. Soprattutto Gorsjean che con una strategia azzardata di una sosta è riuscito ad arrivare in fondo alla gara. A punti anche Massa, Perez, Hamilton, Raikkonen, Di Resta, Sutil e Ricciardo. Solo 11° Alonso penalizzato da un contatto in partenza con Webber, poi ritirato per problemi all’alternatore.

La Gara – Cielo sereno, 34°C nell’aria e 30°C sull’asfalto per la terza ed ultima edizione del Gran Premio d’India. Partenza caotica con Vettel che mantiene la sua prima posizione mentre dietro di lui c’è un contatto tra Webber e Alonso con lo spagnolo che ha la peggio perché si ritrova con l’alettone anteriore danneggiato e deve rientrare ai box. Massa approfitta del caos per saltare subito in seconda posizione.

Alonso rientra subito ai box per cambiare l’ala e così fa anche improvvisamente Sebastian Vettel cambiando in corsa la strategia e montando le gomme medie. Alonso e Vettel rientrano in pista rispettivamente 22° e 16°. La gara dell’asturiano è totalmente compromessa. Massa approfitta dei pit stop di Vettel e Alonso per prendersi il comando della gara davanti a Rosberg, Hamilton, Hulkenberg e Raikkonen. Hulkenberg rientra ai box al 5° giro mentre Alonso si lamenta di problemi di sterzo sulla sua Ferrari. Stella però gli risponde che dalla telemetria è tutto ok. Le gomme soft cominciano a dare problemi mentre chi ha le medie prende vantaggio sul giro. È così per Webber e Perez che girano 1” più veloci di tutti gli altri. Grazie ai pit stop a ripetizione dei piloti davanti a lui, Vettel è già risalito all’8° posto .

Vettel continua nella sua rimonta ed è 4° a 14” da Webber. Le due Red Bull girano 1” più veloci di tutto il gruppo! Grosjean intanto è ancora su gomme soft e sembra che le sue non soffrano di blister, tenterà un unico pit stop per arrivare alla fine della gara sul podio con le gomme medie. Vettel si libera facilmente anche di Ricciardo e si trova ora 3° a 6” da Perez che ne ha 7” da Webber e comincia a recuperare sul messicano della McLaren girando sull’ 1’31 basso contro l’1’32 di Perez. Di contro Alonso è ancora invischiato nelle retrovie e non riesce a liberarsi dei piloti davanti a lui.

Al 21° giro Vettel sorpassa anche Perez e si porta al 2° posto dietro a Webber staccato però di 11 secondi dal compagno di squadra. Alonso nel frattempo riesce ad aver ragione di Gutierrez ma è sempre tra la 14^ e la 15^ posizione e non riesce a risalire la classifica. Nel frattempo Raikkonen viene avvisato via radio che ha problemi di surriscaldamento e battaglia tra Massa e Rosberg a suon di sorpassi e controsorpassi. Pit stop per Rosberg al 27° giro che prova a passare Massa con la strategia anticipata rispetto al brasiliano della Ferrari e nel giro successivo rientrano Webber e Perez e ripartono con gomme soft. Lo stint di Webber con gomme soft dura pochissimo perché al 32° giro l’australiano rientra per rimettere le medium dato il decadimento delle prestazioni delle soft. Anche Alonso è su gomme soft e potrebbe approfittarne per recuperare qualche posizione ed entrare in zona punti. Dopo 33 giri primo pit stop per Daniel Ricciardo che rientra in pista ancora con gomme medie.

AL 34° giro la situazione vede le due Red Bull al comando seguite da Sutil, che non si è ancora fermato dall’inizio gara, e Raikkonen che si è fermato una sola volta e prova ad andare fino in fondo. Alonso invece è sempre 13° dietro ad Hulkenberg e Maldonado. Pit stop per Alonso al giro 38 che monta di nuovo le medie e va fino in fondo. Dal team radio comunicano a Webber che ci sono problemi al cambio della sua Red Bull. L’australiano risponde incredulo alla richiesta del team di fermarsi ma così deve fare e al giro successivo la sua Red Bull si ammutolisce e Webber è costretto al ritiro. Problemi all’alternatore.

Con il ritiro di Webber, Raikkonen sale al secondo posto e continua il suo cammino per arrivare in fondo alla gara senza doversi fermare un’altra volta. Il suo box gli chiede di risparmiare benzina ma di non perdere la prestazione perché Rosberg sta recuperando decimo su decimo. Primo ed unico pit stop per Sutil dopo 42 giri. Incredibile come la Force India sia riuscita a conservare le gomme così a lungo. Alonso nel frattempo è a 7” dalla zona punti ma è sempre 14° dietro a Bottas, Gutierrez e Ricciardo.

Al 58° giro forse il sorpasso più bello di tutta la gara: Perez con la McLaren si libera in un colpo solo di Raikkonen ed Hamilton approfittando del decadimento delle gomme dei due piloti davanti a lui. Alla bandiera a scacchi è Vettel a tagliare per primo il traguardo davanti a Rosberg e Grosjean. Quarto posto per Felipe Massa davanti a Perez, Hamilton, Raikkonen, Di Resta, Sutil, Ricciardo e Alonso. Con questa vittoria Vettel conquista il titolo mondiale per la quarta volta in carriera, entrando ancora di piú nell'olimpo dei piloti piú vincenti della storia.