Caterham e Marussia devono arrendersi alla realtà (costosa) della Formula 1. I due piccoli team, che hanno debuttato nel 2009 per volontà di Max Mosley di accogliere delle nuove squadre nel Mondiale di F.1, salteranno gli ultimi tre appuntamenti del Mondiale 2014 e con molta probabilità si ritireranno, aggregandosi alla ormai defunta HRT.

La Caterham rinuncia a correre gli ultimi tre GP (sicuramente quelli di Austin e di Interlagos) dopo la dichiarazione da parte degli amministratori Smith & Williamson, che hanno assunto il controllo del team dopo che la precedente gestione ha abbandonato la guida della squadra. La Caterham Sports Limited è da poco entrata in amministrazione controllata e il nuvo cambio di amministrazione ha fatto il resto. Per quanto riguarda la Marussia mancano i soldi per poter mettere in pista le vetture. Già a Sochi ha corso il solo Max Chilton, mentre ad Austin doveva salire sulla seconda vettura Alexander Rossi, ma manca il finanziamento necessario per poter correre il Gran Premio degli Stati Uniti e quelli successivi.

Si correrà quindi con sole 18 vetture in pista, minimo storico per l'era attuale della Formula 1 (senza contare il famoso e controverso Gran Premio degli Stati Uniti ad Indianapolis, nel 2006, con sei vetture che hanno corso effettivamente). Sta già avanzando l'ipotesi di correre la prossima stagione con una terza vettura in pista che solo Ferrari, Red Bull e McLaren sono in grado di allestire.