“Grazie mille ragazzi, forza Ferrari!”. Queste le parole di Sebastian Vettel al suo team una volta passata la bandiera a scacchi. Dopo una stagione di digiuno, di crisi e di momenti bui, la Ferrari, la nuova Ferrari torna sul gradino più alto del podio. Questa volta lo fa grazie a Sebastian Vettel, che ha guidato la sua SF15-T fino alla gloria. Si è portato al comando dopo il primo pit stop, è riuscito a sfruttare tutte le potenzialità della vettura ed ha dominato fino alla fine, lasciando agli avversari solo le briciole. Una nuova era è cominciata ed i presupposti per un Mondiale diverso ci sono tutti. Nuovi stimoli per la Rossa di Maranello, nuovi stimoli per “Seb” ed una vittoria importante che dà fiducia e sprona a migliorare ancora di più. La Ferrari c’è e l’ha dimostrato anche con Kimi Raikkonen. La sfortuna continua a perseguitarlo: dopo una foratura al primo giro, è costretto a rientrare ai box tornando in pista in ultima posizione. Da lì la caparbietà del finlandese lo ha portato fino ad un ottimo quarto posto finale, a dimostrazione anche che la macchina è nata bene e può competere per le posizioni che contano.

Una Mercedes meno incisiva in Malesia, ma pur sempre sul podio: Lewis Hamilton ha tagliato il traguardo in seconda posizione, con dieci secondi di ritardo da Vettel. Per lui una gara meno facile rispetto alle altre, ma mantiene comunque la testa della classifica piloti. Il Campione del mondo in carica ha chiuso la gara davanti al suo compagno di squadra. Nico Rosberg sale sul terzo gradino del podio, ma sembra già sotto pressione e subisce pesantemente l’influenza di Hamilton già alla seconda gara.

Soccombe ancora la Red Bull: una gara incolore per la casa austriaca, che lotta per la decima posizione. Grandi difficoltà per Daniel Ricciardo, che non riesce ad esprimere il suo potenziale. Stesso discorso per il compagno di squadra Daniil Kvyat che però appare più “aggressivo” e riesce a chiudere la gara in nona posizione, davanti al compagno e prima guida Ricciardo, solo decimo. Chi delude ancora una volta è anche la Williams. Si pesava fosse la seconda forza in campo, ma il Gran Premio della Malesia ha dimostrato che c’è ancora molto lavoro da fare. Valtteri Bottas è quinto, davanti al compagno di squadra Felipe Massa, ma i due accusano un ritardo dal leader di oltre un minuto. Anche per la McLaren è un weekend da dimenticare. Doppio ritiro per la scuderia di Woking, con Fernando Alonso che rientra quasi subito e Jenson Button che lotta nelle retrovie prima di rientrare definitivamente ai box.

LA GARA – Si spegne il semaforo e Lewis Hamilton riesce a tenere la posizione, ma Sebastian Vettel è lì e prove a non lasciarlo sfuggire, dopo aver tenuto bene il secondo posto. Chi non riesce a sfruttare la partenza è Kimi Raikkonen, che perde posizioni e scivola fino al quattordicesimo posto. Continua il momento sfortunato del finlandese della Ferrari, che compromette la sua gara quasi subito: a causa di un contatto con Felipe Nasr fora la sua gomma posteriore sinistra, dovendosi fermare al pit stop al terzo giro. Rientra in sedicesima posizione per una gara da rifare.

Safety Car al quarto giro per un testacoda di Marcus Ericsson e cambio di strategie: i due piloti Mercedes rientrano ai box, così come Ricciardo, Massa e Alonso. Sebastian Vettel domina così la gara, davanti a Hulkenberg, Grosjean , Sainz e Pérez. Hamilton è sesto ed è il primo pilota ad aver effettuato la sosta. Perde due posizioni Rosberg, che rientra dietro a Ricciardo e Massa.

Rientra la Safety Car e la battaglia ricomincia: le Mercedes iniziano a recuperare posizioni per cercare di riportarsi in testa. Sono ormai passati dieci giri e Vettel comanda la gara con 9 secondi di vantaggio su Lewis Hamilton, che si è riportato in seconda posizione. Si è liberato così di Hulkenberg, Grosjean e Sainz, ora a duello con Ricciardo per la quarta posizione. Un piccolo errore del pilota Red Bull permette a Rosberg di guadagnare una posizione. Proprio il tedesco della Mercedes appare più in difficoltà rispetto al compagno di squadra ed è ora nel traffico.

Inizia la prima fase di pit stop e ne approfittano le Mercedes, che si riportano al comando: Hamilton è in testa e tiene dietro il compagno di squadra, che è insidiato da Sebastian Vettel, terzo e autore di giri veloci che preoccupano Rosberg. Il pilota della Ferrari non aspetta molto a sopravanzare il connazionale della Mercedes, che sembra molto in crisi.

Il momento della gloria Ferrari arriva quando Sebastian Vettel passa Hamilton e si porta in testa. Inizia così il dominio Ferrari, con il tedesco che si porta al comando della gara e detta il passo. Anche Raikkonen continua la sua difficile gara in rimonta, arrivando fino alla quarta posizione. Per una Ferrari che sogna c’è una Red Bull in profonda crisi: Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat lottano con i freni e si trovano in nona e decima posizione.

Nuova fase di pit stop: Vettel si ferma e torna leader della corsa, mettendosi davanti a Rosberg e Hamilton. È il tedesco della Ferrari ora a dettare il passo e a dover resistere a Hamilton, che con gomme nuove prova a recuperare i 13 secondi che lo separano dal quattro volte Campione del mondo.

Mancano ormai dieci giri: Vettel è al comando, Hamilton è secondo e guadagna decimi preziosi, ma deve guardarsi le spalle da Rosberg, terzo e deciso a recuperare terreno sul compagno di squadra. Quarto è Kimi Raikkonen, autore di una splendida rimonta dall’undicesima posizione.

Bandiera a scacchi: Sebastian  Vettel riporta la Ferrari sul gradino più alto del podio, tra la gioia del pubblico di tutto il mondo. Completano il podio i due piloti Mercedes, Lewis Hamilton e Nico Rosberg sono secondo e terzo rispettivamente. Ottimo Kimi Raikkonen quarto, dopo una difficilissima gara in recupero.

ORDINE D’ARRIVO E CLASSIFICA

  1. Sebastian VETTEL – Ferrari Ferrari 1.41.05.793
  2. Lewis HAMILTON – Mercedes Mercedes +8.569
  3. Nico ROSBERG – Mercedes Mercedes +12.310
  4. Kimi RAIKKONEN – Ferrari Ferrari +53.822
  5. Valtteri BOTTAS – Williams Mercedes +70.409
  6. Felipe MASSA – Williams Mercedes +73.586
  7. Max VERSTAPPEN – Toro Rosso Renault +99.085
  8. Carlos SAINZ Jr – Toro Rosso Renault +1Lap
  9. Daniil Kvyat – Red Bull Renault +1Lap
  10. Daniel RICCIARDO – Red Bull Renault +1Lap
  11. Romain GROSJEAN – Lotus Renault +1Lap
  12. Felipe NASR – Sauber Ferrari +1Lap
  13. Sergio PEREZ – Force India Mercedes +1Lap
  14. Nico HULKENBERG – Force India Mercedes +1Lap
  15. Roberto MERHI – Marussia Ferrari +3Laps

Pastor MALDONADO – Lotus Renault – Ritirato

Jenson BUTTON – McLaren Honda – Ritirato

Fernando ALONSO – McLaren Honda – Ritirato

Marcus ERICSSON – Sauber Ferrari – Ritirato