Il circus della Formula 1 ritorna in Europa per l'ottavo round del campionato mondiale. Teatro del Gran Premio d'Austria è lo storico circuito situato in località Spielberg, originariamente noto come Österreichring (o anche come circuito di Zeltweg, per via dell'omonimo aeroporto militare situato nei pressi), successivamente ribattezzato A1-Ring negli anni '90 e oggi ufficialmente Red Bull Ring a seguito dell'acquisizione nel 2004 da parte della Red Bull, con lo scopo di riportare la Formula 1 in Austria e farne il Gp di casa della scuderia.

IL CIRCUITO. Benchè l'intero complesso del Red Bull Ring permetta l'utilizzo di diverse configurazioni a seconda delle categorie, il layout utilizzato per la Formula 1 è lo stesso dell'epoca A1-Ring. La presenza di sole 8 curve, così come l'abbondanza di lunghissimi rettilinei, rendono questa pista molto diversa dai moderni tracciati di Formula 1 ( i Tilkodromi per intenderci..) e interamente votata alla velocità di punta delle monoposto (il che spiega la doppietta della velocissima Williams nelle qualifiche dello scorso anno con pole position di Felipe Massa, sebbene poi la vittoria andò a Nico Rosberg). Tuttavia il settore centrale, caratterizzato dalle veloci curve 4 e 5, richiede buone prestazioni aerodinamiche, pertanto il setup da preferirsi, per quanto scarico, dovrà tenerne debitamente conto. Infine, sebbene le staccate di curva 1, 2, 3 e 7 siano molto forti, l'impianto frenante non crea generalmente alcun problema, per via dei lunghi rettilinei che ne rendono possibile un adeguato raffreddamento.

IL GIRO. Il rettilineo dei box procede in salita verso la curva 1. Frenata al cartello dei 100 metri e scalata in terza marcia cercando di non salire sul cordolo interno per non compromettere il bilanciamento ed accelerare presto giù per il lungo rettilineo che segue. Dopo una leggera "S" si giunge alla frenata (fortissima) della curva 2, da affrontare in seconda marcia. Segue ancora un rettilineo che conduce alla curva 3, una delle staccate più difficili. Utilizzando il cartello dei 150 metri come riferimento si frena fortemente (nel video si può notare il bloccaggio dell'anteriore destra) e si scala in terza marcia, mantenendo poi una traiettoria larga in uscita. Si arriva quindi alla parte emozionante della pista, iniziando dalla curva 4, velocissimo curvone a sinistra da affrontare in quarta/quinta marcia combattendo contro il sottosterzo e sfruttando interamente il cordolo in uscita, per poi proseguire verso la curva 5, sempre a sinistra, da affrontare in quarta, accelerando verso la successiva curva 6 a destra sfruttando tutto il cordolo disponibile. Arrivano quindi le ultime due curve, molto insidiose. Alla curva 7 si arriva in ottava marcia a oltre 300 km/h frenando al cartello dei 100 e scalando in quinta, l'accelerazione in uscita porta la monoposto ad allargarsi vistosamente, con alto rischio di vedere il proprio giro annullato oltrepassando la riga bianca. Frenata e scalata in terza marcia per la conclusiva curva 8 e si è di nuovo al rettilineo dei box.