La F1 fa tappa in Austria, a Zeltweg, sulla pista di casa Red Bull. Largo ai motori dunque, dopo il solito bailamme di polemiche sull’ipercomplicazione di auto e regolamenti, i costi abnormi e la disaffezione crescente del pubblico verso la categoria.

Tra i tracciati più corti e meno tecnici del mondiale in termini di guida, il Red Bull Ring presenta comunque una configurazione mista che alterna allunghi importanti, frenate decise e curvoni in appoggio. Serve motore ma anche un perfetto equilibrio telaistico e aerodinamico per ottimizzare la trazione, aggredire le staccate e tener giù il piede nell’ultimo settore. Occhio al tornantino Remus (curva 2) e alle due pieghe a destra prima del traguardo: è lì che si fa il tempo.  

Il pacchetto complessivo inciderà sulla gestione delle gomme, altro fattore chiave. Pirelli porterà i compound soft e supersoft, sulla falsariga di Monaco e Montreal. L’asfalto è poco abrasivo e presenta qualche gibbosità ma sarà il meteo, secondo il responsabile della Pirelli Paul Hembery, ad incidere maggiormente sulle strategie: “Se farà caldo ci saranno più probabilità di vedere due soste, mentre se il clima sarà fresco sarà più facile vedere una sola sosta”.

Le previsioni sono incerte, potrebbe piovere in prova e in gara. Altrimenti saranno le temperature, l’anno scorso molto elevate, ad orientare le scelte dei team. Nel 2014 Rosberg vinse con due soste, partendo con le supersoft per poi montare un doppio treno di morbide. Quest’anno temperature più miti potrebbero spingere qualcuno ad azzardare la sosta singola.

La Ferrari arriva allo Spielberg con aspettative contrastanti. I problemi di elettronica che hanno guastato il weekend canadese di Vettel non permettono sogni tranquilli anche se, assicura Arrivabene, sono stati identificati e risolti. Il motore, invece, ha impressionato grazie ai tre gettoni spesi, consentendo al tedesco di risalire la china a suon di sorpassi. Sarà un’arma importante, oltre agli sviluppi pianificati, per avvicinare le Mercedes già a partire dalle qualifiche, decisive su un tracciato ostico per i sorpassi come lo Spielberg. La gestione delle supersoft, in quest’ottica, rivestirà un’importanza cruciale.

Resta il nodo della conferma di Raikkonen, appesa come non mai ai risultati che saprà ottenere a breve, brevissimo termine. Bottas, e non solo, è alla finestra.

La supremazia delle Mercedes non sembra al momento in discussione e, salvo sorprese legate all’incognita meteo, saranno loro a giocarsi pole e vittoria.

Attenzione alle Williams: le caratteristiche del tracciato, che si sposano al meglio con la FW37, e la performance dello scorso anno (pole di Massa e primo podio per Bottas) lasciano ben sperare il team inglese. Un problema in più per il Cavallino.

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