Dopo tanta sofferenza è arrivata la gara del riscatto. Un avvio di stagione sotto le aspettative e un’annunciata crisi hanno lasciato spazio alla grande gioia del Gran Premio d’Ungheria. Il tracciato si adatta bene alle caratteristiche della Red Bull ed i due piloti hanno saputo approfittarne, oltre ad essere pronti ad inserirsi nella lotta per il podio. Le Mercedes in evidenti difficoltà non sono riuscite ad essere incisive, nonostante partissero da favorite. Ma i due alfieri della casa austriaca hanno saputo cogliere l’occasione e portarsi davanti ai piloti delle Frecce d’argento, colti nel momento peggiore della stagione.

Una Red Bull rinata, tornata agli antichi splendori. Ha scalzato dal podio un sofferente Nico Rosberg ed un Lewis Hamilton in tilt. Il riscatto è avvenuto e la prima parte della stagione si conclude per il team austriaco con un ottimo risultato. Daniil Kvyat ha fatto il suo esordio sul podio, mentre Daniel Ricciardo ha confermato le sue grandi doti. Nel giorno della Ferrari, nel Gran Premio vissuto nel ricordo di Jules Bianchi, la Red Bull si crea il suo spazio, ha il suo momento di gloria e batte il duo Mercedes.

Prima del via Daniel Ricciardo si aspettava qualcosa di più di un podio, ma i risvolti che ha preso la gara con il passare dei giri gli hanno fatto cambiare idea. Vincere non sarebbe stato più possibile, ad un tratto anche il podio sembrava lontano: dopo una brutta partenza, si è trovato costretto a rimontare, perdendo terreno dai suoi avversari. L’obiettivo Ferrari era dunque lontano: le Rosse avevano preso il largo e ormai apparivano irraggiungibili. Poi il recupero e le bagarre: prima con Lewis Hamilton, poi con Nico Rosberg. Quest’ultima, proprio nelle fasi finali di gara, ha fatto trattenere il respiro a molti e fatto tremare i tifosi Ferrari. Con le gomme più prestazionali era il più veloce di tutti e la sua terza posizione sembrava solo l’inizio di quella che sarebbe stata la cavalcata verso la seconda vittoria consecutiva su questo tracciato. Ci ha creduto per un attimo, ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo. Sebastian Vettel difendeva la sua prima posizione, mentre Nico Rosberg faceva lo stesso con la seconda. Ma ormai Ricciardo era vicino e l’attacco imminente. I due sono separati da pochissimi decimi ed un contatto cambia le carte in tavola. Rosberg fora una gomma, Ricciardo rompe l’ala anteriore. Per il primo sarà la perdita del podio, per il secondo si tratterà di un brivido che però non gli toglierà l’ebbrezza, la gioia dello champagne a fine gara. Una volta tagliato il traguardo la gioia è immensa, ma un pensiero va sempre lassù, dove qualcuno li guarda dall’alto. È nel ricordo di Jules Bianchi che Daniel Ricciardo si sente soddisfatto, grato di un podio tanto sofferto quanto meritato: “È stata una gara pazzesca. All’inizio c’è stato un contatto alla prima curva e ho pensato che fosse finita. Poi ho avuto altri contatti, prima con Lewis e poi con Nico. Per quanto riguarda l’ultimo contatto, noi non abbiamo velocità sul rettilineo, arrivavo da dietro e se avessi passato Nico avrei avuto buone probabilità di vincere la gara. Solo che Nico in uscita di curva mi ha affiancato, non avevo spazio e l’ho toccato. Così ho rotto la mia ala e forato la sua gomma. Ma oggi ho dato tutto, ci ho messo il cuore. Sono molto grato per questo podio, lo dedico a Jules”.

Non meno felice è Daniil Kvyat, che conserverà senza dubbio un bellissimo ricordo dell’Ungheria. Qui ha infatti provato per la prima volta l’immensa gioia di un podio. Il giovane pilota della Red Bull è stato forse meno in ombra del compagno di squadra, ma non per questo ha lottato con meno caparbietà. Si è distinto per varie bagarre in una gara movimentata e ricca di colpi di scena, ha entusiasmato con i suoi sorpassi, incappando anche in una penalità inflittagli dalla direzione gara per un sorpasso troppo azzardato su Hamilton. Ma i suoi sforzi sono stati ripagati con uno splendido podio che corona il weekend di rinascita della Red Bull. La grande emozione, la gioia nel vedere la folla dall’alto non ha oscurato completamente i pensieri di Kvyat, che ha trovato un momento da dedicare a Jules Bianchi: “Grazie, grazie a tutti. Ringrazio la mia squadra per il podio, è stata difficile. Sono molto emozionato per questo risultato. Lo meritiamo tantissimo e ovviamente lo dedico a Jules. Abbiamo perso un grande pilota e un bravo ragazzo. Ad un certo punto ho pensato di non farcela, ma poi ho ripreso e alla fine sono riuscito a salire sul podio. Mi dicevano sempre di non mollare mai, ma non ne ho mai compreso pienamente il significato. Oggi ho veramente capito cosa vuol dire”.