Una prima parte di stagione drammatica e dei risultati che tardavano ad arrivare hanno caratterizzato l’esordio del binomio McLaren-Honda nel 2015. Ma il duro lavoro di tutti sembra aver portato i suoi risultati ed il Gran Premio d’Ungheria è stato un bel banco di prova. Gli ottimi risultati durante le prove libere avevano acceso gli animi che prontamente Fernando Alonso ha placato: “Siamo al venerdì e molte squadre si nascondono”. La speranza e l’illusione di un buon piazzamento in qualifica è arrivata quando proprio lo spagnolo era riuscito a passare il taglio e a superare l’ostacolo della Q1, ormai insormontabile per l’asturiano e la sua McLaren. Ma durante la Q2 la sfortuna è tornata ad abbattersi sulla casa di Woking, lasciando Alonso a piedi. Inutile l’eroico tentativo di riportare la sua monoposto nei box a spinta. Per lui le qualifiche sono terminate con un amaro 15° posto. Se il risultato del sabato non ha soddisfatto lo spagnolo, il suo gesto rimarrà uno dei più ricordati di questo weekend e passerà alla storia. Portare la vettura ai box spingendola prima da solo, poi con l’aiuto dei commissari di pista è stato simbolo del lavoro, della voglia di migliorare e di continuare a stare in pista per poter avvicinarsi all’obiettivo che si era prefissato. Una scena che fa da metafora alla situazione attuale: la sfortuna si abbatte su Woking, ma la caparbietà di Fernando Alonso supera tutto, il grande lavoro di squadra sta provando a portare i suoi risultati in una stagione in salita, proprio come il punto in cui si è fermata la vettura. La spinta di Alonso lungo la salita che porta ai box, l’arrivo dei meccanici e la delusione nel non poter rientrare in pista perché il regolamento vieta di poter riuscire se la macchina è rientrata a spinta.

Tutto remava contro la McLaren, ma oggi doveva essere diverso. La gara all’Hungaroring doveva portare i frutti, bisognava far vedere a se stessi e a chi non ha fiducia che il duro lavoro viene sempre ripagato. In qualche modo si doveva onorare la memoria di Jules Bianchi e farlo cercando di ottenere il massimo era il miglior modo per ricordarlo. Uno scatto d’orgoglio ha portato Fernando Alonso a dare il tutto per tutto, accompagnato oggi da quel pizzico di fortuna che ha reso meno ardua l’impresa.

Il riscatto McLaren è avvenuto e la conclusione di un weekend altalenante è stato un quinto posto finale che ha riempito il cuore dello spagnolo e gli ha lasciato tanta soddisfazione. Non è stato facile, ma giro dopo giro ha portato avanti la sua impresa, riuscendo ad approfittare di errori e sfortune altrui. È contento Fernando Alonso, che conclude la prima parte di stagione in maniera positiva. È felice per lui e per la squadra: “Quando le cose non vanno bene, c’è l’affidabilità che ci tradisce. Ma oggi siamo stati fortunati e siamo riusciti a guadagnare posizioni. Volevo che non finisse mai la gara, perché ad ogni giro guadagnavo una posizione. È stata una gara difficile per noi, abbiamo avuto un piccolo problema, ma alla fine tutto è andato per il meglio. Non sapevo se avevo finito quinto o sesto e per saperlo ho parlato con Verstappen, anche se ancora avevo qualche dubbio. La macchina è migliorata gara dopo gara, a livello aerodinamico sicuramente abbiamo fatto dei progressi. Abbiamo migliorato anche l’aspetto Power Unit e speriamo di continuare così durante la seconda parte della stagione. Io mi diverto sempre, ma ovviamente vorremmo essere più competitivi e lottare per le posizioni importanti. Ma sto anche imparando a lavorare con Honda. Questo è un risultato importante per tutta la squadra, per gli ingegneri, i meccanici…si può affrontare la pausa estiva con più soddisfazione”.