Sceso dalla Toro Rosso dopo il Gp di Ungheria, Max Verstappen risale subito in macchina. No, non si parla di un’altra categoria motoristica ma dell’impegno che ogni quasi-maggiorenne si accinge ad affrontare: l’esame di scuola guida. Eh sì, perché Max è un pilota di F1, guida le auto più veloci del globo ma non può ancora sedersi al volante di un’utilitaria per circolare sulle strade di tutti i giorni.

L’olandese, ancora 17enne, sosterrà l’esame per conseguire la patente il 30 settembre in Belgio, dove risiede e affronta le lezioni obbligatorie di preparazione alla prova pratica. “Seguirò le lezioni durante la pausa estiva. Con il calendario della Formula 1 è stato difficile riuscire a incastrare tutto, perciò ho dovuto attendere la sosta”, ha dichiarato a Sky Sports. “Ti servono un minimo di 6 o 7 ore di guida per la legislazione belga e mi auguro sia tutto quel di cui ho bisogno”.

Non ne dubitiamo, ammesso che Max non si faccia prender troppo la mano: “Non ne sono sicuro, forse vado un po’ troppo forte su strada! Vedremo”.

Nel frattempo torna a parlare Jos Verstappen, ex pilota di F1 e padre di Max, convinto che Toro Rosso sia l’ambiente ideale per far crescere il figlio. “La cosa più importante per Max è fare esperienza e la STR sotto questo punto di vista è un ambiente ideale – ha affermato – Max è un lottatore, la sua prima metà di campionato è andata molto bene, è migliorato molto lavorando sodo. Non è facile poi  fare bene in qualifica quando le gomme hanno una finestra di funzionamento molto ridotta. Max sta facendo un buon lavoro e la squadra è soddisfatta. Anche noi siamo felici della direzione presa dal team e dei miglioramenti dell’affidabilità del motore”. 

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