Uscita la notizia del rinnovo di Kimi Raikkonen (per lui ancora una stagione in Ferrari), si levano già le prime voci critiche. La prima stoccata arriva da Cesare Fiorio, ds del Cavallino dal 1989 al 1991 e scettico della prima ora sul ritorno del finlandese in Ferrari.

Già nel 2014, infatti, Fiorio aveva dichiarato un errore l’ingaggio di Raikkonen per via dell’età avanzata – “Il trend della F1 è chiaro, vincono i giovani. Prendere un 35enne è già un errore.” -, delle figuracce collezionate nel Mondiale Rally e di un finale 2013 corso in fase calante, spesso oscurato dal compagno in Lotus Grosjean. Ad aggravare il bilancio, uno stile di vita giudicato incoerente con l’intensità richiesta dalla F1 odierna.

Di seguito la sua opinione rilasciata ai colleghi di FormulaPassion, riportata integralmente.

La conferma di Kimi Raikkonen per la stagione 2016 al fianco di Sebastian Vettel è una decisione che mi aspettavo dalla Ferrari e che non mi coglie di sorpresa. Già due anni fa, quando la Scuderia di Maranello della gestione Montezemolo aveva annunciato l’ingaggio del pilota finlandese, avevo ritenuto quella scelta errata. I fatti accaduti nelle ultime due stagioni sportive, mio malgrado, mi hanno dato ragione. Infatti il campionato 2014 di Raikkonen è stato pessimo. Quest’anno, pur con qualche gara buona, le sue prestazioni sino ad oggi sono state costellate di errori. Per cui la ritenevo una scelta sbagliata allora e la ritengo ancora più sbagliata oggi, quella di affiancare nuovamente il pilota finlandese a Vettel. Detto quello che penso e che ho sempre pensato, auspico invece che Kimi diventi improvvisamente un fenomeno in grado di ripagare il team di Maranello per la rinnovata fiducia. Intanto aspettiamo il Gran Premio del Belgio…

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