Oltre ai piloti c’è di più. C’era grande curiosità intorno alla stagione della Toro Rosso, per il doppio debutto in F1 delle grandi promesse Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. Uno contro l’altro, i due hanno mostrato da subito personalità e piede pesante, attirando i riconoscimenti dei media e offuscando in parte il prezioso lavoro svolto dalla squadra.

Normale, dunque, che il team principal Franz Tost tenga a puntualizzare i meriti del team nell’allestire una monoposto competitiva che consentisse ai due rookies terribili di mettersi in mostra. “Sono estremamente contento di entrambi i miei piloti, stanno facendo un ottimo lavoro. – ha esordito il manager austriaco –  Hanno mostrato prestazioni fantastiche e confermato la bontà della nostra scelta di prenderli nel team, non credo che con un pilota esperto al loro posto avremmo avuto molti più punti di quanti ne abbiamo fatti”.

Il rendimento in gara, al netto dei guasti tecnici, è stato spesso brillante, pur facendo i conti col deficit prestazionale della power unit Renault che equipaggia la monoposto di Faenza. “Non dobbiamo dimenticare che entrambi pagano circa 70-80 cavalli da altre scuderie, e forse di più. Max ha combattuto molto bene, come con Maldonado in Austria, Carlos ha mostrato le sue capacità sin dal primo test di due anni fa a Silverstone”.

I piloti restano il valore aggiunto del team faentino. Si spingono l’un l’altro, consci di avere un’occasione unica per lanciare la propria carriera, tuttavia devono ringraziare gli sforzi di chi spinge alle loro spalle lontano dai riflettori. “La cosa più importante è vedere la loro motivazione e il loro impegno, c’è una grande energia positiva nel team. – ha proseguito Tost - Ma non bisogna dimenticarsi della macchina, il nostro team tecnico capeggiato da James Key ha fatto un ottimo lavoro”.

Un lavoro di progettazione e setup che si è tradotto in una monoposto maneggevole, dotata di eccellente grip meccanico e stabilità in curva, caratteristiche che agevolano il compito di Verstappen e Sainz Jr, consentendogli di recuperare nei tratti guidati il gap accumulato sui rettifili. “È vero che entrambi i piloti sono abili, ma sono ancora giovani e inesperti, e senza una macchina in grado di funzionare così bene guidare sarebbe molto difficile per loro. La squadra sta continuando a crescere nonostante paghiamo ancora parecchio nella velocità di punta”.

I frequenti guasti alla power unit Renault restano il tallone d’Achille della monoposto, ma Tost confida di progredire anche sotto questo punto di vista. “Il nostro problema fin qui è stata inoltre l’affidabilità. Spero che nella seconda metà delle stagioni possiamo essere più tranquilli su questo fronte, purtroppo le gare non terminate che contiamo sin qui sono parecchie. – ha concluso Tost – Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma abbiamo fatto dei progressi evidenti”.