Un weekend complicato quello di Sebastian Vettel. Il fresco vincitore di Singapore è riuscito a issarsi in seconda fila ma deve ringraziare il botto di Kvyat, che ha congelato la classifica impedendo agli altri di migliorarsi nell’ultimo tentativo disponibile.

Dalle FP3 al termine della Q2 Seb ha lamentato problemi di sottosterzo ed è sempre stato alle spalle delle Williams e del compagno Raikkonen, da cui accusava un gap oscillante tra 2 decimi e mezzo secondo. Poi la svolta in Q3, quando ha strappato il quarto posto finale in 1’33”245 a 0,7” dalla pole, limando ben 6 decimi al suo crono precedente.

Sono discretamente contento – ha esordito Vettel – ma è stata una qualifica complicata: non ho trovato subito il ritmo giusto nei primi giri della qualifica e soltanto nella parte finale, la Q3 ho trovato il passo giusto. Siamo 3° e 6° con le nostre Ferrari, ma avrei preferito che fossimo più su in griglia con tutte e due le macchine”.

Le Mercedes sembrano tornate imprendibili in chiave gara e il tedesco dovrà sudare le proverbiali sette camicie per tener dietro Williams e Red Bull. “Domani sarà dura e dovremo lottare forte con Williams e Red Bull che hanno un pacchetto forte. Le Mercedes se tutto va normalmente saranno difficili da prendere”.

Se Vettel è riuscito a dare la zampata in extremis lo stesso non può dirsi di Kimi Raikkonen, sesto in griglia malgrado un potenziale sulla carta maggiore. Kimi ha sempre preceduto il team-mate in ogni turno delle qualifiche: terzo in Q1 (su hard) e Q2 (su medium), primo degli umani e davanti a Vettel di mezzo secondo. Al primo tentativo in Q3, però, non è riuscito a migliorarsi significativamente, prima che la bandiera rossa uscita per il botto di Kvyat ne affossasse le speranze.

Oggi potevo essere terzo – ha spiegato il finlandese – Ero andato piuttosto bene nei primi due run delle qualifiche ma poi non ho fatto un buon giro in Q3. Era il primo tentativo, ne avevo un altro ed ero fiducioso. Ma durante il secondo tentativo è uscita la bandiera rossa per l’incidente di Kvyat e le prove sono state interrotte”.

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