Il ritorno del Gran Premio del Messico ha visto un nuovo trionfo della Mercedes, che sale sul podio dopo l’ennesima doppietta. Nello stesso tempo abbiamo assistito alla prima disfatta Ferrari. Una gara difficile, condita da incidenti ed errori che hanno portato ad un doppio ritiro per il Cavallino. Per la prima volta in questa stagione, a Maranello non arriva neanche un punto: la delusione è tanta, ma allo stesso tempo il team ha voglia di riscatto e lavora già alla prossima gara, in Brasile tra due settimane.

Dodici podi, comprese le tre vittorie messe a segno durante la stagione: questi i numeri del primo anno di Sebastian Vettel in Ferrari. Un ottimo esordio per il quattro volte Campione del mondo, che in Messico è però incappato in una foratura in partenza ed ha commesso alcuni errori, l’ultimo dei quali li ho portato al ritiro. Vettel analizza la sua gara e spiega quanto successo. Riportiamo le sue parole, pubblicate dal sito della Scuderia Ferrari: Sono partito male e, ovviamente, dopo il contatto con Daniel (Ricciardo) ero molto arrabbiato, ma alla fine penso che non ci sia nessuno da biasimare. Chiaramente non ha potuto evitare di colpirmi perché era troppo veloce per la traiettoria che aveva scelto, ma sono cose che accadono. Queste sono le corse, anche se ovviamente è doloroso quando accade alla prima curva e devi ripartire dal fondo. Praticamente la gara si è persa lì. Speravo in una Safety Car prima, ma non c’è stata. Ho cercato di rimontare, ma i miei due errori non hanno aiutato. L’ultimo ovviamente ha messo fine alla mia corsa, non ne sono fiero. La macchina in generale andava bene, eravamo veloci, il ritmo era promettente ed eravamo molto vicini alla Mercedes, probabilmente più vicino di quanto non fossimo da un po’ di tempo. Ho provato di tutto, forzando pur di rimontare. E probabilmente l’aver forzato un po’ troppo spiega l’errore che ho fatto”.

Non è stato più fortunato Kimi Raikkonen. Il finlandese ha avuto indubbiamente una stagione più complicata rispetto al compagno di squadra e già durante la terza sessione di libere del Gran Premio del Messico ha dovuto fronteggiare nuovi problemi. Son la sostituzione del cambio è poi partito dal fondo dello schieramento ed è stato costretto ad una gara in rimonta. Almeno fino al contatto con Valtteri Bottas. Dopo Sochi, il pilota della Williams “ha restituito il favore” al ferrarista. L’incidente tra i due ha messo fine alla gara di Raikkonen, visibilmente deluso. Queste le parole del finlandese della Ferrari che troviamo sul sito del team: “Partiamo dall’incidente con Bottas, ci sono sempre due modi diversi di vedere le cose, ognuno può avere il proprio punto di vista, ma ad essere onesti non mi aspettavo che finisse in maniera molto diversa. Le corse sono così, ma potevo immaginare che potesse accadere dopo la Russia. Non so se lo abbia fatto di proposito, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il risultato finale non cambia e non cambierà niente per me in futuro. Ovviamente abbiamo avuto un weekend piuttosto deludente, siamo stati sfortunati sotto molti aspetti e questo non è certo il massimo per noi, ma rimaniamo una squadra forte. E’ andata male sia a me che a Sebastian, ma sono cose che succedono. Come squadra non abbiamo perso nulla, usciamo da un weekend piuttosto difficile ma sono sicuro che nelle prossime due gare torneremo forti e cercheremo di finire la stagione in crescendo”.

Non mancano le parole di Maurizio Arrivabene. Il Team principal della Ferrari non considera quella del Messico come una gara da dimenticare, ma come una domenica che serve da lezione, con la consapevolezza che in Brasile si tornerà più forti di prima: “In questa stagione eravamo già riusciti a toccare il cielo, stavolta abbiamo toccato il fondo. Ma quella di oggi è una lezione di umiltà di cui fare tesoro e che penso servirà ad unire ancora di più la squadra e rafforzare il carattere di tutti noi. Avevo già visto ieri come questa squadra sa reagire, quando c’era stato bisogno di sostituire motore e cambio in tempi record. Oggi non dobbiamo puntare il dito contro nessuno, siamo un team, si vince e si perde insieme. Ho solo un po’ di rammarico perché il nostro passo gara era veramente buono, ma le corse sono fatte così e ci sono anche le giornate storte. Questo però non cambia i nostri obiettivi, visto che la matematica dà ancora a Seb la possibilità di scavalcare Rosberg in classifica e a Kimi di fare la stessa cosa con Bottas”.