Il tramonto di Yas Marina, Abu Dhabi, per incorniciare al meglio un quadro d’autore, la seconda stagione consecutiva che ha permesso al team Mercedes di fare incetta di titoli e record. Là dove lo scorso anno si consumò l’ultimo atto della contesa iridata tra i due piloti della Stella a tre punte, risoltosi nell’avaria all’Ers di Rosberg che, di fatto, spianò il titolo al compagno.

Stavolta non ci sarà resa dei conti, avendo Lewis Hamilton chiuso il discorso con largo anticipo. Tuttavia, l’ultimo atto del Mondiale 2015 resta l’occasione per chiudere in bellezza e rafforzare, se possibile, i propri numeri nell’head to head in seno alla squadra.  

Il pensiero di Hamilton corre ai dolci ricordi dell’edizione passata, che lo consacrò bicampione del mondo malgrado la grande tensione accumulata. “Non sono mai stato teso come durante il weekend di Yas Marina della scorsa stagione. Ero talmente nervoso che faticavo a dormire, non riuscivo a smettere di pensare a tutto quello che sarebbe potuto accadere”.

La gara di quest’anno non gli riserverà la stessa pressione ma l’inglese è comunque chiamato a riscattare le ultime due sconfitte patite da Rosberg. “Voglio vincere per chiudere bene la stagione e per regalare ai tifosi la soddisfazione che meritano dopo avermi sostenuto così tanto durante quest’annata incredibile. Stavolta non ci sono pressioni, non vedo l’ora di spingere al massimo”.

Il 30enne di Stevenage si è sempre espresso bene nell’Emirato, dove vanta due trionfi, datati 2011 e 2014, due pole position e un sanguinoso ritiro nel 2009 che gli costò un’altro probabile successo. “L’assetto è per un circuito a velocità contenuta visto il gran numero di curve, però ci sono due lunghi rettilinei e anche due curve molto veloci in cui si può fare la differenza. Il tutto è reso molto affascinante dal fatto che si corre al tramonto, e in tv è davvero molto scenografico correre a quell’ora”.

Ancor più elevate le aspettative di Nico Rosberg, rigenerato dal finale di stagione e deciso a imporsi per la terza volta di fila ai danni del team-mate. Mantenere il trend, dunque, malgrado i trascorsi sulla pista di Abu Dhabi non parlino a suo favore: un terzo posto nel 2013 come miglior risultato, un quarto nel 2010 e un sesto nel 2011. “Ho avuto due grandi fine settimana in Messico ed in Brasile, dunque approccio quest’ultima gara in un fantastico momento. Abu Dhabi non è mai stata una gara semplice per me”.

Dodici mesi fa l’amarezza del ritiro che gli costò il titolo dopo una battaglia durata l’intera stagione. Quest’anno resta in ballo la vittoria di tappa - da dedicare alla squadra - e soprattutto l'ultimo round dell'eterno braccio di ferro con Hamilton, che non ammette pause neppure a giochi fatti. “Naturalmente, quella dello scorso anno è stata per me probabilmente la mia più grande delusione, dopo aver perso l’ultima gara per un problema meccanico. Ma ho fatto vedere la mia velocità con la pole position e ora sono in un buon periodo, dunque stavolta punto a terminare la stagione positivamente".

"Inoltre - ha proseguito il tedesco - è anche l’ultima gara per questa incredibile Freccia d’Argento, e merita un addio spettacolare. Tutti, in fabbrica, hanno fatto un lavoro spettacolare anche quest’anno. Una vettura del genere è un qualcosa che tutti i piloti sognano di avere tra le loro mani, dunque darò il massimo per ottenere il massimo ancora una volta come tributo per il loro lavoro”.

Per domenica prossima si annuncia la solita lotta in famiglia con un occhio di riguardo alle Ferrari, sempre più a ridosso e supportate nell’occasione dalle amate Pirelli soft e supersoft. “Sicuramente io e Lewis saremo vicini, come sempre, e in più abbiamo visto un bel passo avanti della Ferrari a San Paolo, dunque non sarà semplice. Ma io sono pronto per battagliare e speriamo di poter regalare un bello spettacolo ai fan per concludere l’anno”.