La Formula 1 è ormai in vacanza da tempo, ma nonostante tutto il ritorno in attività è già vicino: lo sa bene Niki Lauda, che si concede un breve periodo di riposo sulle Alpi austriache assieme alla famiglia, ma non dimentica la fatidica data del 15 gennaio 2016, quando le scuderie di F1 dovranno rendere note alla FIA le proposte per quanto riguarda i motori per le prossime stagioni.

Mercedes, assieme a Ferrari, Honda e Renault, ci sta lavorando” ha dichiarato a tal proposito il presidente ‘non operativo’ [anche se in realtà il suo contributo è piuttosto importante, n.d.r.] della squadra tedesca in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “In questi giorni c’è un continuo scambio di opinioni, di mail, di proposte. Io mi auguro che si arrivi a qualcosa di concreto e che si passi ai fatti.” Ci tiene a precisare però che “stiamo parlando della F1 dal 2018 in poi”, quindi non di progetti attuabili in tempi così brevi.

Lauda poi si espresso anche sulla Rossa di Maranello, che a fine 2015 è riuscita a ridurre il distacco dalla Mercedes. “La Ferrari è tornata, si è visto in che modo ha recuperato terreno da un anno all’altro.” L’ex pilota poi è convinto che non sia finita qui: “Sono già sulla strada buona per compiere altri progressi. Possono migliorare sia nel telaio e nell’aerodinamica che nella power unit, più facilmente rispetto a noi.

Noi siamo stati più bravi nello sviluppare prima degli altri il motore ibrido con tutte le sue implicazioni” ha poi continuato Lauda, “ma ora il margine si miglioramento è minore. Abbiamo però più esperienza degli altri e sappiamo dove intervenire per mantenerlo. Penso che le prime tre gare del 2016 saranno importanti per capire l’andamento dell’intera stagione.

Non risparmia una stoccatina a Bernie Ecclestone, che tempo fa aveva ipotizzato presunti aiuti forniti da Mercedes alla Ferrari per permettere alla Rossa di tornare competitiva. “Chiariamo una cosa: per noi la Ferrari rappresenta una rivale, una grande rivale da battere, sempre. Quindi non si può parlare di alleanza. Sul piano politico e sui grandi temi, tra le due industrie ci sono interessi in comune, sui quali siamo in sintonia anche con Honda e Renault.”