Tanta felicità per i protagonisti sul podio, amarezza e rimpianti per chi ci è rimasto ai piedi. Nico Rosberg saluta con gioia l'arrivo della sesta vittoria stagionale, in un Gran Premio del Belgio in cui si è ritrovato a schivare più di una pallottola, tra incidenti e contatti ai limiti del regolamento, se non oltre: "È stato un bellissimo weekend - così ha esordito il tedesco dopo la cerimonia del podio - , sono contento di questo risultato. Verstappen ha tanto tempo per provare a vincere, qui in Belgio c'è un'atmosfera impressionante. Ringrazio il mio team per il lavoro fatto in questo weekend, anche Lewis è stato bravissimo e ha fatto una grande rimonta. Monza? È un circuito speciale, leggendario, sono stato fortunato che Lewis sia partito dietro in questo gran premio, ma nel prossimo sarà davanti e sarà tutto più complicato".

Daniel Ricciardo ha condotto una gara in parte condizionata dall'incidente alla prima curva, ma il secondo posto alla bandiera a scacchi, che rafforza la sua terza piazza nel Mondiale, lo ripaga della sofferenza ai primi metri: "È stata una bella gara, la partenza è stata molto confusa poi ci sono stati la virtual safety car e la bandiera rossa. Sapevamo che la partenza ci aveva danneggiato, ma siamo riusciti comunque a fare una buona gara, e poi tenere dietro uno come Hamilton è sempre una cosa positiva".

Chiude la carrellata sul podio Lewis Hamilton. Partiva dalla penultima casella ed è salito sul gradino più basso del podio, mantenendo la testa del Mondiale in vista di Monza: "Innanzitutto devo ringraziare la gente che è venuta a vederci, è una cosa incredibile. Il team ha fatto un lavoro fantastico nel weekend, ho cambiato tre motori e sono riuscito a guadagnare tante posizioni durante la gara, e soprattutto sono ancora davanti a tutti nel Mondiale nonostante la penalità, è questo è fantastico per me".

Sorride a trentadue denti anche Fernando Alonso. Lo spagnolo partiva dall'ultima posizione in griglia, certamente non una condizione vantaggiosa per una McLaren a Spa, ma il settimo posto finale equivale ad una vittoria per l'ex ferrarista: "Partivo ventiduesimo, arrivare settimo anche a Spa per noi era impensabile fino a qualche mese fa. Per fortuna oggi tutto è andato bene, gli incidenti li abbiamo evitati e abbiamo sfruttato la bandiera rossa. Dobbiamo goderci questo risultato inaspettato. Eravamo competitivi, qualche decimo dietro a Ferrari e Force India, ora arriveranno circuiti in cui potremo lottare con loro. Monza l'abbiamo segnata sul calendario come gara in cui si soffrirà tanto, dobbiamo arrivare con i piedi per terra, ma tutto può succedere".

Ha poca voglia di sorridere, invece, un Sebastian Vettel che ha causato la collisione alla prima curva e mostra grande dispiacere per un risultato decisamente inferiore a ciò che si poteva raggiungere: "Ho fatto una grande partenza, eravamo pronti a prendere la seconda posizione alla prima curva e volevo mettere la macchina davanti a quella degli altri. Non potevo vedere Kimi, forse dovevo dargli più spazio e mi sono reso conto dopo che Max era tutto all'interno. L'ultima cosa che avrei voluto era prendermi con il mio compagno. La posteriore destra e il fondo erano danneggiati, avremmo potuto prenderci il quinto posto con il proseguio della gara, ma ormai è andata così. Credo che il passo ci fosse, abbiamo portato due macchine a punti ma potevamo andare entrambi sul podio senza l'incidente alla prima curva. Siamo migliorati, abbiamo dei componenti al lavoro. Monza è una pista diversa dalle altre, ma dovremmo andare bene".

Max Verstappen difende a spada tratta la propria condotta nell'incidente alla prima curva, e probabilmente avrebbe anche ragione, ma difendendo alcune sue manovre in gara non si è di certo distinto per eleganza: "La mia partenza non è stata perfetta, ma in frenata ho affiancato le Ferrari. Kimi mi ha stretto all'interno, poi Sebastian è venuto addosso ad entrambi. È una grossa sfortuna, eravamo alla prima curva. Non avrebbero dovuto stringermi così tanto. Avevo a quel punto il fondo distrutto, e di conseguenza le gomme si sono usurate più del dovuto. Mi dispiace soprattutto per i miei tifosi, che mi hanno incitato nonostante tutto. Io sono la vittima dell'incidente, non ho colpe, poi in gara mi sono difeso anche perchè mi hanno attaccato alla prima curva e non volevo lasciar loro la posizione. Io mi difendo in maniera aggressiva ma secondo me corretta, altrimenti i commissari mi avrebbero già condannato".

Tanta amarezza anche per Kimi Raikkonen, forse apparso l'unico pilota in grado di tenere testa a Rosberg sia in gara che nel giro secco. Queste le sue dichiarazioni: "Devo ancora rivedere l'azione, io sicuramente sono rimasto bloccato in mezzo e non avevo dove andare, non so cosa dire. Ovviamente non è stata la miglior partenza in assoluto. Verstappen? Va bene lottare, però ma dopo Les Rouge ho dovuto frenare più di una volta perchè altrimenti lo avrei colpito alla massima velocità, non è una cosa corretta. È bello correre, andare al corpo a corpo, ma non si possono permettere certe cose. È difficile dire dove saremmo arrivati senza l'incidente, il weekend è stato discreto anche perchè l'incidente ha provocato dei danni dopo".

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