Dopo la tutt'altro che emozionante partita per il titolo della AFC, ci si aspettava molto dall'incontro tra Seattle e San Francisco. Così è stato. Sono infatti bastati 10 secondi dall'inizio della partita perché il primo brivido attraversasse le schiene di tutti noi: Wilson va in scrumble sulla sinistra; Smith riesce a sorpassare la linea di attacco avversaria, poi cerca e trova il sack. Nel placcaggio il QB di Seattle perde il pallone. A recuperarlo è lo stesso Smith. Molto prima di quanto ci si aspettasse scende in campo l'attacco di SF che ad appena 10 yards dall'end zone avversaria, non riesce a costruire il TD e deve accontentarsi dei 3 punti. Belli ed intensi i drive che seguono. Colpi al limite si alternano a giocate d'attacco spettacolari le quali, pur non regalando segnature, sono in grado di offrire grandi emozioni. Il primo TD dell'incontro arriva nel secondo quarto quando SF riesce a capitalizzare un rischioso quarto tentativo ad appena una yard dall'end zone avversaria.

A questo punto della partita i 49ers sembrano avere la gestione dell'incontro ma i Seahawks non sono intenzionati a mollare la presa. La reazione, per quanto molto positiva, si perde però in un nulla di fatto a causa dello scadere del tempo di gioco. Il secondo quarto termina così senza ulteriori segnature e le squadre vanno a riposo sul 10 – 3 in favore dei caschi dorati. La sua ripresa però è ancora tempo di Seattle e il pareggio non tarda ad arrivare grazie ad una corsa di 40 yard del solito Marshawn Lynch. I Niners non sono però intenzionati a farsi mettere sotto e presto pareggiano con la combinazione Kaepernick – Boldin. La partita è un'alternarsi di colpi, e Seattle riesce a reagire subito mettendo a segno un field goal prima del termine del terzo quarto e un TD pass con Kearse all'apertura dell'ultimo periodo.

Sopra di 3 punti la difesa dei Seahawks gioca con sicurezza e recupera il pallone. Wilson porta avanti un bel drive e arrivati in end zone accade quello che un'appassionato di football non vorrebbe mai vedere: Navarro Bowman riesce a strippare il pallone dalle braccia di Lynch ma appena dopo averne preso possesso finisce per essere vittima di un terribile infortunio al ginocchio sinistro. Costretto ad uscire dal campo tra le lacrime, sarà inoltre soggetto di un gesto ignobile da parte di un tifoso che, nel corridoio di uscita, gli lancerà dei pop-corn addosso. Nessuna reazione da parte del giocatore, consapevole che in caso di vittoria non avrà la chance di giocare il Super Bowl. Le telecamere tornano sul campo da gioco e oltre al danno di aver perso il suo miglior giocatore di difesa, per i 49ers arriva anche la beffa: il pallone viene restituito ai Seahawks.

Ma il famoso “Dio del football” esiste e lo dimostra poco dopo: Wilson e Lynch commettono un'errore di esecuzione nella consegna del pallone e il quarto down sprecato si traduce in un primo down per San Francisco. Purtroppo la provvidenza non è altrettanto clemente con la squadra della west coast e presto Kapernick commette un'errore potenzialmente fatale. Chancelor intercetta e riporta i suoi in attacco. A 5 minuti dalla fine della partita la tensione è palpabile. Il drive di Seattle termina in un field goal e fissa il punteggio su 23 – 17. Kaepernick cerca disperatamente di tenere viva la partita e completa su Gore. E' il momento della verità. L'ultimo lancio è il momento della veritá; Kaepernick sceglie Crabtree e lancia in end zone, dove Smith intercetta e chiude di fatto l'incontro. Una partita bellissima, emozionante, degna di una finale di conference e delle squadre che l'hanno giocata. Il superbowl XLVIII sarà Denver – Seattle.

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