Si riapre il "caso Bergamini", un altro mistero italiano
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L'ex fidanzata di Donato Bergamini, Isabella Internó, ha ricevuto un avviso di garanzia per omicidio volontario. Potrebbe trattarsi di una svolta decisiva nelle indagini sulla morte del calciatore,  avvenuta nel novembre 1989 sulla statale 106 a Roseto Capo Spulico, nel cosentino.

Il caso fu archiviato come "suicidio" ma nuovi rilevamenti hanno indicato che Bergamini era giá morto quando venne investito dal camion. Seppur a distanza di ben 24 anni, con i lughissimi tempi che la giustizia italiana ha sempre avuto quando si é trovata di fronte a morti eccellenti o misteriose, é possibile che finalmente si arrivi ad una veritá giudiziaria credibile.

La Internó sarebbe stata l'unica testimone oculare della morte di Bergamini e raccontó che il calciatore si era buttato sotto il camion. Anche l'autista del mezzo confermó questa versione. Ma dagli accertamenti della scientifica é emerso in maniera inconfutabile che Bergamini era giá morto quando venne investito. La Procura di Castrovillari ha dunque riaperto il caso e indagato la Internó. 

La svolta è arrivata dopo gli acertamenti dei Ris di Messina: i Ris escludono che Bergamini si sia gettato sotto quel camion. Le ferite sul suo corpo (nessuna frattura, per esempio) sono incompatibili con questa versione. Secondo i Ris inoltre é impossibile che le scarpe, l'orologio e la catenina di Bergamini non abbiano riportato essun danno nell'impatto con il mezzo, che trascinó il suo corpo per diverse decine di metri. Anche i rilievi sulle scarpe e i vestiti del ragazzo non coincidono con la versione del suicidio. Un'inchiesta piena di punti oscuri e di contraddizioni, nel tipico stile italiano. Il padre del calciatore ha detto al Quotidiano di Calabria: "Mio figlio non si è suicidato, me lo hanno ucciso. Queste cose succedono solo in Calabria o quando ci sono di mezzo calabresi. L'hanno ucciso, bastava guardare il corpo dopo il decesso".

La morte di Bergamini sembra rientrare a pieno titolo nella lunga lista dei misteri italiani: come al solito le indagini vengono riaperte molti anni dopo i fatti, giá all'epoca contestati da conoscenti del calciatore e giornalisti. L'ex calciatore di Roma e Milan Carlo Petrini scrisse un libro sulla vicenda, uscito nel 2001, e intitolato "Il calciatore suicidato". Bergamini aveva 27 anni al momento della morte e giocava nel Cosenza.

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