Rousseff: "Ascoltiamo la protesta"
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Dilma Rousseff sta cercando un dialogo con i manifestanti: in un discorso alla nazione trasmesso venerdí sera a reti unificate, il presidente ha assicurato che verranno ascoltate le rivendicazioni della piazza. Ha annunciato che si riunirá con i governatori e i sindaci delle principali cittá, per negoziare un patto sui servizi pubblici, e ha promesso anche di incontrare i rappresentanti del movimento e delle associazioni giovanili, protagonisti delle manifestazioni di questi giorni. Secondo El Pais, diverse misure concrete sono giá in fase di studio: verrá elaborato un piano di trasporto pubblico collettivo, per venire incontro alle richieste della MPL (Movimiento Pase Libre). Inoltre si studia la possibilitá di destinare il 100% degli introiti legati al petrolio all'eduzacione pubblica; dall'estero arriveranno migliaia di medici per migliorare il servizio sanitario.
 
La Rousseff ha innanzitutto elogiato i manifestanti, ricordando il suo passato di lotta politica: "Abbiamo bisogno del vostro contributo, delle vostre idee e riflessioni; dela vostra energia e creativitá". Ha detto di aver imparato da loro in questi giorni e ha riconosciuto che il sistema politico brasiliano "ha bisogno di nuovo ossigeno". 
 
La presidente ha poi ricordato le lotte portate avanti dalla sua generazione: "Noi abbiamo lottato molto perché venisse ascoltata la voce della piazza, e molti furono arrestati, torturati o uccisi". Uno dei passaggi del discorso affrontava apertamente la questione del Mondiale 2014. "Vi assicuro che per la costruzione degli stadi non sono state sottratte risorse all'istruzione o alla sanitá. Il Brasile é l'unico paese ad aver partecipato a tutti i Mondiali: dobbiamo accogliere i nostri ospiti con la stessa amabilitá con cui ci hanno accolto in tutti questi anni".
 
Il Brasile è stato teatro negli ultimi dodici giorni delle piú imponenti manifestazioni da 20 anni a questa parte. La protesta, nata inizialmente per chiedere la sopressione dell'aumento del prezzo dei trasporti pubblici, si é trasformata in una critica generalizzata alla gestione del paese. L'aumento del prezzo del biglietto è stato cancellato, ma in molte cittá brasiliane si è continuato a manifestare giovedí e venerdí. Ora la Rousseff sta cercando di trovare un accordo e di venire incontro alle richieste dei manifestanti; resta da vedere quale sará la reazione della piazza nelle prossime ore. A San Paolo la MPL aveva giá annunciato la sospensione dei cortei, in attesa dell'evolversi della situazione, anche per evitare che altri gruppi con finalitá diverse si infiltrassero nelle manifestazioni. "Il MPL non convocherà altre manifestazioni. Ci sono stati gravi episodi di ostilità da parte di alcuni manifestanti contro politici che dall'inizio della lotta sono sempre stati al nostro fianco" ha dichiarato Douglas Beloni, portavoce del movimento che si batte per un trasporto pubblico gratuito.
 
La FIFA sarebbe preoccupata per gli scontri e gli episodi di violenza avvenuti in varie cittá, ma ufficialmente non c'è stata nessuna riunione nella quale sia stato ipotizzato uno stop alla Confederations Cup: Abbiamo totale fiducia nelle autoritá brasiliane, con le quali siamo in contatto continuo" ha dichiarato il portavoce della FIFA Pekka Odrizola. Ma il sito web UOL Esporte ha scritto che la FIFA non sarebbe cosí tranquilla come sembra, e avrebbe protestato chiedendo maggiori garanzie sull'incolumitá delle delegazioni, in particolare dopo un attacco dei manifestanti all'hotel dove alloggiano i dirigenti, avvenuto a Salvador la notte scorsa. 
 
Intanto continua la Confederations Cup e questa sera alle 21:00 l'Italia affronta il Brasile (diretta Rai 1) allo stadio Fonte Nova di Salvador de Bahia in una delle partite piú suggestive del panorama calcistico: entrambe le squadre sono qualificate per le semifinali, chi vince passerá come prima del girone ed eviterá la Spagna. In contemporanea a Belo Horizonte si giocherá l'altra partita del gruppo A, Giappone-Messico.
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