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Max Biaggi al Mugello testa l’Aprilia ART

Il sei volte campione del mondo, dopo circa un mese dall’ultimo test, è tornato sul tracciato toscano del Mugello per tre giorni di test con l’Aprilia ART.

Max Biaggi al Mugello testa l’Aprilia ART
fonte: Aprilia Racing
lorenzadadderio
Di Lorenza D Adderio

Solo un mese fa l’avevamo visto in azione al Mugello per testare l’Aprilia ART in previsione del 2016. Oggi Max Biaggi è sceso di nuovo in pista per il primo di tre giorni di test, sempre sul tracciato toscano con la moto della Casa di Noale. Se i test del mese scorso non hanno dato informazioni particolarmente indicative a causa della pioggia, questa seconda tornata di prove ha permesso al sei volte campione del mondo e al team di scendere in pista in condizioni decisamente migliori. Nonostante il maltempo di ieri, una splendida giornata ha accolto la squadra in circuito, permettendo a Max Biaggi di macinare una cinquantina di giri, facendo fermare il cronometro sull’1.52 basso.

Si ritiene soddisfatto Romano Albesiano, responsabile di Aprilia Racing, dopo questa prima giornata di test: “Con un meteo favorevole siamo finalmente riusciti a mettere in pista il piano di lavoro previsto. Le indicazioni di Max sono sempre apprezzate dai tecnici e andranno ad arricchire i nostri riferimenti, sui quali svilupperemo il prototipo Aprilia per la MotoGP. Biaggi conosce bene il gruppo di lavoro e ha familiarità con il carattere della moto che, seppur molto evoluta, affonda le radici nel progetto RSV4 da lui portato al successo. Siamo quindi in una situazione ottimale: un pilota sensibile come pochi, una moto in continua crescita e la necessità di accumulare dati”.

Anche Max Biaggi è entusiasta del lavoro svolto e ha affermato: “È andata bene, abbiamo fatto parecchi giri puntando soprattutto a riacquisire gli automatismi Quindi non abbiamo stravolto la moto ma stiamo procedendo per piccoli step, lavorando fondamentalmente sulle geometrie e sulla taratura dell'elettronica. Per me, più che il tempo fine a se stesso, sono importanti le sensazioni e la ripetitività della prestazione. È stato bello rivedere al lavoro davanti a me i ragazzi del mio ultimo titolo Superbike 2012, avere nel box Aligi Deganello ed i miei meccanici mi ha fatto quasi pensare di non aver mai smesso!"