Sabato scorso si è svolto l’evento Nolan Day, che ha avuto luogo al Market2Ruote di Castelfranco Veneto, un negozio molto fornito in cui gli appassionati delle due ruote hanno a disposizione una vasta scelta di caschi, tute, giubbotti, capi impermeabili, scarpe, stivali, guanti e protezioni per soddisfare le proprie esigenze. L’ospite presente all’evento è stato Carlos Checa, testimonial della nota marca di caschi da quando era ancora un pilota in attività. Dopo aver firmato autografi e scattato foto assieme agli appassionati accorsi per incontrarlo, noi di Vavel siamo riusciti a realizzare un’intervista al Campione del Mondo Superbike nel 2011.

Prima di tutto, come stai? Com’è la vita di un ex pilota?

Se devo essere sincero, pensavo andasse peggio. Avendo corso per circa vent’anni nel motomondiale non è così facile dire basta. Si è trattato comunque di una decisione che dovevo prendere, a lungo ragionata e chiaramente sofferta, ma sapevo che era il momento di smettere semplicemente perché era giusto così. Ora posso dedicarmi ad altro, come per esempio andare a sciare, cosa che mi piace molto. Un’altra mia grande passione è quella per gli aerei e sto prendendo un brevetto di volo. A breve trascorrerò anche qualche giorno a Ibiza per andare a correre in bici. Per quanto riguarda i motori, ho disputato un Rally Enduro e quest’inverno sono riuscito a seguire la Dakar, ma continua anche la collaborazione con Ducati e Nolan in occasione di eventi come questo. In ogni caso il tempo a disposizione è sempre poco! (risata) Ma comunque va bene così, adesso posso dedicarmi a quello che voglio.

Mancano un po’ le corse?

No. Come detto, ho corso per molti anni e per me, anche in seguito all’infortunio che ho avuto quell’anno [frattura multipla al femore durante il GP di Istanbul nel 2013, cosa che ha decretato la fine della stagione per il pilota, n.d.r.], era semplicemente arrivato il momento di smettere.

Facendo un bilancio dei tuoi anni da pilota, senti di aver raggiunto tutti gli obiettivi che ti eri prefissato?

Sono riuscito a diventare quello che volevo, ho corso per molti anni, sono anche riuscito a vincere un Mondiale in Superbike, quindi sì, direi di sì. Oltretutto sono riuscito a chiudere la mia carriera avendo ancora la salute, non è un fatto così scontato.

Parlando di Superbike, che opinione ti sei fatto di quella attuale?

Se ne sono andati molti personaggi: io, Biaggi, Melandri, Toseland… Questo secondo me è un periodo di transizione, bisogna che si formino col tempo altri personaggi di rilievo. Molte squadre poi, a parte Ducati, hanno abbandonato quelle competizioni, e mi auguro che qualcuna torni presto, come per esempio Yamaha. Per quanto riguarda i piloti, ci sono molti inglesi che dominano, come Sykes o Rea, e ho notato anche una grande affluenza, come per esempio in Thailandia: la gente si interessa molto alla Superbike. La lotta mondiale però per il momento sembra sia solo una faccenda tra Rea e Haslam, spero si aggiunga qualcun altro alla battaglia, così diventa ancora più interessante.

Hai qualche progetto in corso?

Al momento nulla di preciso. Sì, sono impegnato in alcuni progetti di cui però non posso parlare, e vorrei partecipare ad un rally verso la fine dell’anno. Per il resto, mi dedico solamente ad altri sport e per ora non ho intenzione di programmare niente.

Ringraziamo sentitamente Carlos Checa per la disponibilità, augurandogli il meglio per quanto riguarda i suoi progetti presenti e futuri.