Se i fari di Losail brillano nel deserto, gli occhi di Rossi brillano ancora di più. Già, perché il tracciato qatarino, sul quale Lorenzo ha l’egemonia da ormai due anni, è stato teatro del primo podio Yamaha della nuova era del Dottore. Valentino ha ottenuto il secondo posto dopo una gara in salita, fatta di sorpassi e di rimonte, una gara che conferma i risultati dei test. Rossi è di nuovo competitivo e vederlo di nuovo “tra i grandi” è stata una soddisfazione per lui, per la squadra e per tutto il tifo “giallo” che l’ha sempre sostenuto.

Allo scattare del semaforo, una buona partenza gli ha permesso di avanzare fino al quarto posto, ma un errore lo ha riportato indietro: “In gara ai primi giri dovevo togliermi i piloti davanti, ma ho esagerato e mi sono toccato con Dovizioso, così ho perso qualche posizione. C’è stato Bradl che mi ha fatto un po’ perdere tempo, però poi, quando l’ho passato e avevo la pista libera, guidavo bene e sorridevo perché vedevo che avevo un buon passo e riuscivo ad avvicinarmi ai primi”.

A metà gara Valentino era in 5ª posizione, aveva un ottimo passo e per un paio di giri è stato addirittura più veloce di Lorenzo, che conduceva in solitaria: “Dal warm up sapevo di avere un gran passo e ho pensato che se fossi riuscito a partire forte sarei rimasto vicino a Lorenzo”. Ma il bello per Rossi e per lo spettacolo è arrivato nella seconda metà della gara, quando si è avvicinato ai primi, Pedrosa, Marquez e Crutchlow. Dopo qualche bagarre, è riuscito ad agguantare la seconda posizione, che gli è poi valsa il podio: “La seconda parte di gara è quella dove vado meglio, perché con il mio stile di guida riesco ad essere più veloce e a sfruttare meglio le gomme, poi il duello con Marquez è stato bellissimo, mi sono proprio divertito”.

Insomma, concluso il weekend di Losail, troviamo un Valentino Rossi nel complesso soddisfatto, contento e, per certi versi, anche stupito della sua prestazione: “Ci poteva esser la vittoria, ma non potevo sperare e sognare un ritorno così. La M1 è molto bella, ma con questo livello di avversari bisogna progredire turno per turno per arrivare forte in gara. Bisogna essere al 100%. Certo, ci saranno anche piste dove sarà meglio la nostra moto, altre dove sarà meglio la Honda”. Non mancano, inoltre parole di ringraziamento alla Yamaha, che lo ha accolto di nuovo a braccia aperte: “Ringrazio la Yamaha per avermi dato la possibilità in questo team. Ringrazio anche i miei fan ed i miei amici che mi sono stati vicini in questi due anni difficili”.

Siamo solo all’inizio dell’anno e, se tra Pedrosa e Marquez si inizia già a vedere qualche “scaramuccia”, al momento in casa Yamaha sembra tutto relativamente tranquillo. Lo stesso Lorenzo, dopo la gara, si è detto contento per il suo compagno di squadra, che finalmente ha ritrovato il podio dopo due anni complicati. L’atmosfera sembra diversa e pare che i due siano partiti con il piede giusto, diversamente da quanto accaduto nel 2008. “C’è un buon rispetto sia fra me e Lorenzo che fra Marquez e Pedrosa. C’è molta rivalità perché siamo tutti e quattro molto forti, ma l’importante è fare delle belle gare”.