“Chi va piano va sano e va lontano”. Non nel senso che la Ducati non vada veloce, ma che gli uomini in rosso stanno prendendo le cose con calma, lavorando su ogni singolo aspetto per poter migliorare sempre. Il GP del Qatar è stato il primo banco di prova per notare i progressi ottenuti. Le prove libere hanno fatto ben sperare e le qualifiche avevano regalato un sorriso specialmente ad Andrea Dovizioso, quarto al termine del Q2. La sua Desmosedici si è dimostrata più forte sul giro, avendo fatto fermare il cronometro a poco più di 3 decimi dal tempo di Jorge Lorenzo, l’uomo della pole. Dopo il buono scatto dalla quarta casella, l’italiano del Team ufficiale si è portato al terzo posto per il corso del primo giro, poi però il suo ritmo è decisamente calato con il proseguire della gara ed ha chiuso al settimo posto, dopo aver acceso delle bagarre con Bradl, Rossi e Bautista. Il passo gara è migliorato rispetto all’anno scorso, ma Dovizioso non ha nascosto la sua delusione. “Il risultato che ci aspettavamo prima di arrivare in Qatar era questo e probabilmente è il massimo che possiamo fare al momento. Diciamo che ci eravamo un tutti un po’ illusi dopo la qualifica eccezionale di ieri, ma la realtà oggi è questa. Le gare sono differenti dalle prove, ed ero molto curioso di vedere come sarei andato. E’ sempre una esperienza importante il weekend: sapevamo di avere dei limiti e secondo me meglio di così non si poteva fare. Abbiamo migliorato i tempi dell’anno scorso e questo è un fatto positivo, però logicamente si vuole sempre ottenere un risultato migliore e quindi torniamo a casa non troppo soddisfatti”.

Il suo compagno di squadra Hayden, che lavora già da diverse stagioni con la squadra, nelle quattro sessioni di prove libere non è andato veloce come Dovizioso e nelle qualifiche si è guadagnato l’undicesima casella. In gara è riuscito a rimontare fino all’ottavo posto: “Sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo migliorato un po’ nel warm-up, e devo ringraziare i ragazzi del team perché abbiamo fatto un’altra modifica prima della gara e la mia GP13 è stata la migliore da quando siamo arrivati qui. Ho fatto il mio miglior giro di tutto il weekend, e ho girato quasi sempre con lo stesso passo delle mie qualifiche per la prima parte della gara. Sarebbe stato bello guadagnare un’altra posizione, ma non sono riuscito a superare Dovi perché in frenata era meglio di me. E’ stato un weekend duro, ma abbiamo tempo per migliorare.”

Il Team Pramac Racing schiera due Ducati e pur essendo un team satellite, ha comunque a disposizione del materiale ufficiale e il collegamento diretto con Borgo Panigale, quindi i legami si sono fatti più stretti. Anche qui le moto sono state affidate ad un italiano ed ad un americano; Andrea Iannone e Ben Spies. Iannone é alla sua prima stagione in MotoGP. Come tutti i piloti non vedeva l'ora di salire di categoria. Il Qatar per lui è stata una prima volta abbastanza soddisfacente. Nelle libere è rimasto sempre tra l’undicesimo ed il dodicesimo posto, in qualifica si è migliorato e ha partecipato alla Q2 (sessione di qualifica riservata ai migliori dodici), classificandosi decimo. In gara un dolore all’avambraccio forse non gli ha permesso di essere l’”animale da competizione” che siamo abituati a vedere, ma comunque un nono posto è un ottimo inizio. Abbiamo “rubato” una sua amichevole dichiarazione pubblicata su Facebook poco dopo la gara. “Ciao ragazzi! Avete passato un buon week end? La prima gara della stagione è terminata e luci sul circuito di Losail si stanno spegnendo! Quello che rimane acceso senz'altro è il mio umore; posso dire di aver sofferto molto in gara a causa di un forte dolore all'avambraccio destro, riuscivo a spingere per un paio di giri ma poi dovevo rallentare il ritmo per allievare il dolore. Nonostante tutto posso ritenermi abbastanza soddisfatto per il mio primo risultato e la mia prima esperienza in  MotoGp! Ho assimilato e appreso vari riferimenti che spero mi aiutino per le prossime gare. Mi auguro che voi vi siate divertiti e colgo l'occasione per salutare e ringraziare il mio team la Ducati tutte le persone che mi sostengono e i miei fans!
”

Infine Ben Spies. Dopo numerose vittorie, tra cui un Mondiale Superbike, l’atleta stelle e strisce è arrivato nel Motomondiale ed in tanti dicevano che il grande talento era lui, che i grandi dovevano temerlo. Nel 2011 ha disputato un’annata convincente nel Team Yamaha Factory, vincendo ad Assen e sfiorando il trionfo anche a Valencia. Poi cos’è successo? Difficile dire se sia stata la sfortuna o un insieme di scelte sbagliate, magari tutte e due le cose assieme. Fatto sta che Spies ha cominciato a cadere, scivolare, fermarsi per problemi alla moto. Diciamo la verità: se terminava una gara era da considerarsi un miracolo. Per tutti questi motivi si era perfino pensato ad una pausa a fine stagione o al suo ritorno in Superbike. Ducati però ha deciso di investire su di lui perché crede nelle sue potenzialità e crede che potrà ritornare a dar battaglia là davanti, appena tornerà al 100%. Ricordiamo che lotta ancora col dolore e i problemi alla spalla per un infortunio nella stagione precedente. Sul circuito del Qatar Spies ha fatto delle discrete prove libere e dopo la Q2 si è guadagnato la tredicesima posizione in griglia. Anche lui in gara ha fatto meglio, finendo decimo alle spalle di Iannone.

I quattro piloti in sella alla Desmosedici sono arrivati al traguardo in fila: settimo, ottavo, nono e decimo. Per parlare di vittorie o di podi è decisamente troppo presto. La speranza è che si possa arrivare a degli ottimi risultati ed essendo praticamente partiti da zero ci vorrà tempo e bisognerà cambiare alcune cose, come sottolinea Bernhard Gobmeier, il Direttore Generale di Ducati Corse, al termine del weekend di gara. “Siamo soddisfatti che tutti e quattro i piloti Ducati abbiano concluso la gara senza grossi problemi, e il risultato ottenuto è stato il migliore che ci potevamo aspettare nelle attuali circostanze. Con i progressi che abbiamo fatto negli ultimi test siamo riusciti a migliorare il passo di gara, ma nonostante ciò non abbiamo ancora il ritmo per girare costantemente con i primi, in particolare verso la fine. Adesso ci aspettano le prossime gare ed i test, dove avremo delle cose nuove da provare.”