Viste le previsioni non troppo favorevoli (davano pioggia fin da subito), tutti i piloti sono usciti fin dall'inizio del turno per cercare di capire le condizioni dell'asfalto, quindi quali siano le gomme più adatte, e di conseguenza marcare subito dei tempi utili per le qualifiche (in caso di pioggia fino ad allora, i primi dieci piloti di questi turni di libere passerebbero direttamente in Q2). Registriamo il ritorno di Ben Spies dopo il problema alla spalla, e la presenza di Michele Pirro in qualità di wild card.

All'inizio continui cambi in testa tra Márquez e i piloti Yamaha Lorenzo e Crutchlow, mentre Rossi e Pedrosa rimangono qualche posizione indietro.

A venti minuti dalla fine Pedrosa fa segnare il tempo di 1:59.718, il primo a scendere sotto i due minuti (il secondo, Crutchlow, è staccato di otto decimi). Pirro attualmente è la prima delle Ducati, quinto, mentre Valentino Rossi non va oltre la decima posizione, a quasi due secondi dalla vetta.

Pista né asciutta né bagnata, quindi è difficile per tutti ottenere qualche miglioramento, infatti i piloti rimangono spesso e volentieri al box.

A poco meno di un quarto d'ora dalla fine Yonny Hernandez è il primo a uscire con gomme da asciutto, e abbassa di quasi mezzo secondo il tempo di Pedrosa, mettendosi davanti a tutti. A questo punto cominciano appunto a uscire altri piloti con le slick (tutti tranne Rossi, uscito con gomme da bagnato usate). I tempi quindi cominciano ad abbassarsi notevolmente, con Marc Márquez che si piazza in prima posizione in 1:56.506.

A tre minuti dalla fine registriamo una brutta caduta di Andrea Dovizioso (che chiuderà in quindicesima posizione), e poco dopo una di Danilo Petrucci: nessuna conseguenza per entrambi i piloti, che tornano ai rispettivi box sulle loro gambe.

Sembra che sia Lorenzo che Rossi, viste le condizioni, non abbiano spinto troppo con le gomme da asciutto: ciò spiega infatti il quattordicesimo tempo del maiorchino, e il diciannovesimo tempo del pilota di Tavullia.

A fine turno il pilota della Honda Márquez fa segnare un 1:54.797, chiudendo in prima posizione, e incappando in una caduta senza conseguente per il giovane cerverino. Seconda posizione per la wild card Michele Pirro, la prima delle Ducati, e terzo posto per il pilota LCR Stefan Bradl. A seguire troviamo le CRT di Abraham e Hernandez, a oltre un secondo dalla vetta, seguite dal rookie Bradley Smith e dalla Ducati ufficiale di Nicky Hayden. Ottavo Dani Pedrosa, che evidentemente se la sta prendendo comoda, come altri, in attesa del miglioramento della pista. Chiudono la top ten Cal Crutchlow e Ben Spies, entrambi a più di due secondi dalla prima posizione.

 

I tempi dei primi dieci piloti, che in caso di pioggia passerebbero direttamente in Q2:

1. Marc Márquez – Repsol Honda Team –1:54.797
2. Michele Pirro – Ducati Test Team – +0.398
3. Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – +0.491
4. Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – +1.077
5. Yonny Hernandez – Paul Bird Motorsport – +1.110
6. Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – +1.184
7. Nicky Hayden – Ducati Team – +1.194
8. Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – +1.737
9. Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – +2.187
10. Ben Spies – Ignite Pramac Racing – +2.248