Inutile dire che l’atmosfera domenica al Mugello era caldissima, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori. La pioggia non è arrivata, ma il clima non era quello a cui ci siamo abituati negli anni passati. I tifosi in rosso si sono fatti sentire e vedere, riempendo la tribuna Ducati, che per l’occasione era un vero spettacolo di colori. Il GP non è andato male per i piloti in sella alla Desmosedici del Team ufficiale, i risultati sono in linea con quello che la squadra ora può auspicare e, sia Andrea Dovizioso che Nicky Hayden hanno ottenuto i loro migliori risultati stagionali su pista asciutta. Andrea ha chiuso in quinta posizione e Nicky in sesta, approfittando anche della caduta di Marquez per risalire di una posizione. Quella posizione per cui hanno lottato con Stefan Bradl, che ha avuto la meglio su entrambi.

Dovizioso è ancora una volta partito dalla prima fila, al terzo posto. Purtroppo però, come già evidenziato nelle scorse gare, la Ducati sul giro ha un gap molto più ridotto dai primi, mentre in gara fatica visibilmente di più. Il pilota italiano a fine gara esterna le sue difficoltà, pur essendo realistico. “Il distacco dai primi e la mia posizione all'arrivo sono quelle che realisticamente ci potevamo aspettare. E’ stata una gara molto dura, come del resto lo sono tutte le gare al Mugello. Ho stretto i denti fino alla fine per riuscire a rimanere con Bradl e ho anche ingaggiato una bella battaglia con Nicky. Purtroppo ho perso la sfida con Bradl all’ultimo giro, ma è stato un bel duello, visto che ci siamo sorpassati almeno quattro volte! Il nostro distacco dai primi purtroppo è la conferma del gap che abbiamo in questo momento. In prova possiamo fare dei buoni tempi ma credo che la quinta posizione, con il pacchetto che abbiamo oggi, fosse il massimo che potevamo fare al Mugello ed è anche la conferma del fatto che dobbiamo ancora lavorare molto.”

Qualche problemino nel finale anche per Nicky Hayden e, anche se si aspettava qualcosa di più, è in parte soddisfatto per la bagarre accesa. “Questo weekend avevo patito problemi di grip, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro per migliorare il mio feeling per la gara e, grazie anche alla sfortuna di altri piloti, sono stato in grado di lottare per un posto nei primi cinque. Alla fine il mio sesto posto non è particolarmente brillante, ma ho fatto davvero una bella lotta per il quarto posto con Bradl e Dovi. Negli ultimi due giri però ho avuto un po’ di chattering e ho dovuto mollare la presa.”

Michele Pirro, collaudatore Ducati presente al Mugello in veste di wild-card, è arrivato al traguardo in settima posizione partendo dalla decima. Al via l’italiano non è scattato proprio bene, ma nel corso della gara è riuscito a risalire per arrivare alle spalle dei due piloti ufficiali. “Devo cercare di fare meno errori, soprattutto uno che è emerso in queste ultime tre gare, la partenza, perché perdo sempre qualche posizione rispetto a quella in griglia. Oggi purtroppo al secondo giro ho perso il tampone posteriore della sella e quindi mi sono dovuto adattare ad una diversa posizione di guida, poco naturale. Guidare così è diventato difficile ed ho dovuto faticare molto di più con le braccia e con le gambe. Mi dispiace perché, con una buona partenza, sono sicuro che sarei potuto stare più vicino ad Andrea e Nicky, almeno nei primi giri, ed imparare qualcosa dalla loro guida.”

Anche Bernhard Gobmeier, Direttore Generale Ducati Corse, analizza le prestazioni durante il post gara. “Oggi abbiamo ottenuto i risultati che era lecito aspettarsi. Il nostro obiettivo era entrare nei primi cinque e lo abbiamo ottenuto, anche grazie ad alcune cadute, ed abbiamo dimostrato di poter lottare con il gruppo a ridosso dei primi. In questo momento è chiaro che per noi lottare per il podio è molto difficile, anche perché davanti ci sono moto e piloti estremamente competitivi. Entrambi i nostri piloti hanno tenuto un passo simile per tutta la gara e, anche se sappiamo di dover continuare a migliorare il nostro 'pacchetto' tecnico, siamo soddisfatti della gara che ha disputato Michele Pirro con la moto 'laboratorio', facendo segnare anche dei tempi interessanti nell'ultima parte della gara. In ogni caso ci fa piacere notare che, per la seconda volta consecutiva, siamo partiti in prima fila, a dimostrazione che la nostra moto riesce ad essere molto veloce sul giro secco.”

I piloti Ducati riscenderanno in pista al Mugello giovedì e venerdì prossimi per una sessione di test privati, mentre da mercoledì a venerdì a provare ci sarà Andrea Iannone, pilota del Team Pramac Racing. Proprio di lui vogliamo parlare. Sì, perché il suo è stato un Gran Premio d’Italia strano, con la domenica iniziata benissimo per poi ritrovarsi ancora a far fronte a dei problemi. In mattinata, durante il warm-up, era infatti riuscito a ridurre di circa 5 decimi il suo tempo migliore, fatto segnare il giorno prima. Alcuni cambiamenti al setting della moto facevano sperare bene, perché il pilota abruzzese era a suo agio e i tempi lo dimostravano. In gara però le cose sono andate diversamente. Un problema alla gomma posteriore non gli ha permesso di trovare un buon passo ed è la causa di un errore, un dritto alla San Donato. Rientrato diciannovesimo, ha rimontato fino al tredicesimo. Ora, si dice che magari Bridgestone abbia fornito una gomma difettosa a Iannone, certamente la situazione va approfondita.

“Ho avuto molti problemi fin dall’inizio con il grip dietro, tanto da pensare di fermarmi dopo i primi quattro giri perché era davvero una situazione strana. Non mi è mai successo di sentire la moto scivolare così senza un vero motivo. Non ho avuto questo problema durante tutto il weekend e nemmeno questa mattina nel warm up. La moto ha iniziato a scivolare da subito e dopo essere rientrato ai box, al termine della gara, abbiamo controllato immediatamente le telemetrie e si vede chiaramente che, rispetto a questa mattina, non aveva grip. Soffrivo in tutte le frenate in tutte le curve in uscita, anche dando meno gas. Non sappiamo davvero quale sia al momento il problema, ma abbiamo mantenuto lo stesso setting di questa mattina, ed avevo un buon passo, l’unica cosa che abbiamo cambiato, prima di andare in griglia, sono le gomme. Quindi al momento analizzando il comportamento, è l’unica cosa che possiamo pensare.

"Ora Ducati assieme a Bridgestone cercherà di capire cosa sia successo. Certo posso dire che è una grande delusione, dopo il warm up ero contento, avevamo un buon passo per fare una bella gara e stare abbastanza vicino a Hayden e Dovizioso, ma è andata così. Ora pensiamo a Barcellona, altra pista che mi piace molto, e ci concentriamo per i test di questo fine settimana.

Francesco Guidotti, Team Manager Pramac Racing Team , ha dichiarato: “Questa mattina avevamo trovato un buon setting per ovviare a molti problemi che Andrea aveva lamentato. Eravamo molto fiduciosi di fare una bella gara, ed invece Andrea si è trovato a combattere con uno scivolamento della gomma veramente anomalo. Ora dobbiamo controllare bene i dati, ma sicuramente anche Bridgestone dovrà controllare la gomma perché, è talmente tanta la differenza rispetto a questa mattina per non avere una particolare ragione tecnica, se non quella dello scivolamento della gomma.”

Per quanto riguarda Ben Spies, dopo le prove del sabato che hanno messo in evidenza i danni muscolari dello statunitense, è stata presa una decisione di comune accordo tra il pilota e la squadra. La decisione è quella di continuare la riabilitazione, che comunque fino ad oggi ha dato grandi miglioramenti, ma si preferisce aspettare un recupero totale prima di far tornare Spies in pista. Ci sono nuovi accertamenti in vista per lui nel corso dei prossimi giorni.