E’ un po’ deludente sperare che le condizioni di pista siano in un certo modo per poter sfruttare la moto al meglio delle sue potenzialità, ma era un pensiero inevitabile. Come già risaputo la Ducati sul bagnato è più veloce e la conferma di questo c’è stata durante le prove libere del giovedì. Ad Assen il primo turno sull’asciutto ha donato tempi abbastanza alti e il pomeriggio, con asfalto umido, ha visto migliorare visibilmente le prestazioni dei due piloti ufficiali: Nicky Hayden e Andrea Dovizioso. Le cose però sono peggiorate nella giornata del venerdì, perché i due hanno dovuto affrontare il primo turno di qualifica, quello che vede combattere i piloti che hanno fatto registrare i tempi (combinati) più alti. Solo due di questi, i migliori, potranno poi accedere alla Q2 assieme ai primi 10. Hayden è riuscito nell’impresa, per poi concludere in 10° posizione, mentre Dovizioso si è dovuto accontentare del 15° posto in griglia, complice anche Barbera, che ha ostacolato l’italiano nel suo tentativo. La gara ha visto un leggero miglioramento di entrambi, che sono arrivati sotto la bandiera a scacchi in 10° e 11° posizione. Tutto sommato ci si aspettava anche peggio guardando i risultati dei due giorni precedenti, ma il grande distacco dai primi rispecchia la situazione che il Ducati Team sta vivendo.

Andrea Dovizioso - Ducati Team, 10°

“Per come si prospettava, la gara non è andata poi così male. Ho seguito Nicky per tutto il tempo, ho guidato molto forte, ma è stata veramente dura mantenere il passo. Il nostro gap rispetto ai primi è sempre notevole, ma rispetto a quello che avevamo fatto nelle prove siamo migliorati. Abbiamo spinto forte per tutta la gara, prendendo vari rischi per cercare di raggiungere Espargaro e Bautista, e alla fine ce l’abbiamo fatta, ma purtroppo eravamo veramente al limite e non siamo riusciti a combattere con loro. All’ultima curva ho passato Nicky abbastanza al limite, ma non credo di aver commesso alcuna scorrettezza, la esse di Assen è famosa per questo. Purtroppo però combattendo all’ultima staccata siamo usciti piano e Smith ci ha passato in velocità. Peccato, però è la conferma della nostra difficile situazione. Diciamo che oggi abbiamo contenuto un po’ i danni.”

Nicky Hayden - Ducati Team, 11°

“Sin dall’inizio è stato un weekend davvero duro. La mancanza di grip non ci ha certamente agevolato. Abbiamo lavorato molto sulla moto per provare a renderla più guidabile, ma non ci siamo riusciti. La gara è stata dura, specialmente nei cambi di direzione, la moto si muoveva molto. Ero davvero al limite, ed ogni volta che provavo a spingere di più per diminuire il gap, o allargavo la traiettoria o perdevo l’anteriore. Nell’ultimo giro non sono riuscito ad impostare al meglio la curva 15, e Dovi si è inserito all’interno costringendomi ad allargare la traiettoria, quindi Smith ha potuto sfruttare una traiettoria migliore. E’ qualcosa che può succedere in gara, ma il vero problema è che abbiamo concluso la gara a 33 secondi dai primi. Questo dimostra quanto siamo ancora lontani.”

Anche Paolo Ciabatti, Direttore Progetto Ducati MotoGP, si è dimostrato realista e le sue parole lasciano trasparire delusione, ma con la voglia di guardare al futuro. Infatti, mercoledì e giovedi, i piloti Ducati saranno impegnati a Misano per i test nel quale proveranno delle novità, sperando siano utili ad alleggerire la Desmosedici GP13 da alcuni problemi.“Non è facile commentare un risultato così. Sapevamo che Assen era un circuito poco favorevole per le caratteristiche attuali della nostra moto, ma ovviamente è stata una gara molto deludente per noi. Sin dalle prove del giovedì avevamo capito che sarebbe stato un weekend difficile e purtroppo nonostante il lavoro dei nostri tecnici e l’impegno dei nostri piloti non siamo riusciti a migliorare la situazione. La prossima settimana saremo a Misano con i nostri collaudatori e i nostri piloti: ci attendono tre giorni di lavoro molto intenso per cercare delle soluzioni che migliorino il livello di competitività della nostra moto.”

Weekend decisamente sottotono anche per il pilota dell’ Energy T.I. Pramac Racing Team, Andrea Iannone, partito dalla quinta fila accanto al compagno di marca Dovizioso e giunto tredicesimo al traguardo. “Per me è stata una gara molto difficile, non sono mai riuscito a migliorare veramente rispetto alle prime prove fatte durante questo weekend, e non ho mai avuto un buon feeling con la moto. Continueremo certo a lavorare per migliorare, ora andremo a Misano per i test e sicuramente mi concentrerò di più sull’elettronica, perché è stato un punto su cui ho sofferto molto. Devo imparare a dare delle indicazioni più precise ai miei ingegneri e ai miei tecnici per poter essere più agevolato in gara. Questa in particolare è una pista in cui si frena molto poco, caratteristica che non si addice alla nostra moto, molto fisica e molto difficile da inserire in curva. Archiviamo anche questa ed andiamo al Sachsenring.”

Michele Pirro, sostituto di Ben Spies nell’Ignite Pramac Racing Team ha terminato la gara di Assen dietro a Iannone, quindi in quattordicesima posizione. “Mi devo ancora riprendere, al secondo giro mi si sono indurite le braccia ed ho dovuto rallentare perché non riuscivo più a guidare. Ho quindi cercato di continuare senza fare errori, ma sono deluso perché ero partito abbastanza bene e mi aspettavo sicuramente qualcosa di meglio. La moto continua a non essere stabile come vorrei, e facevo davvero fatica a tenerla. All’inizio ho seguito Nicky, Dovi e ho battagliato un po’ con Andrea (Iannone) ma poi ho rallentato. Gara da dimenticare certamente ed ora vediamo di fare meglio al Sachsenring.”

Il rientro dello statunitense Spies è previsto per la gara di Indianapolis, ma prima, a Laguna Seca, sarà Alex De Angelis a sostituirlo. L’impegno di Pirro nei test di sviluppo che vanno dal 23 al 25 luglio hanno fatto ricadere la scelta sul pilota sammarinese, attualmente in forza al NGM Mobile Forward Racing Team, che si è dimostato disponibile e felice di affrontare questa sfida. La MotoGP non è cosa nuova per De Angelis, presente nella classe regina per le stagioni 2008 e 2009 e nel 2010 come sostituto per tre gare.